Quel killer vorace
Granchio blu contro vongola: una strage con enormi danni economici e sociali - L’esperto Francesco Paesanti ne ha parlato al club
É il re degli allevamenti di molluschi, in particolare di vongole. Li inventa, li progetta e poi gli imprenditori (privati o cooperative) li realizzano. Francesco Paesanti, di Goro, è un profondo conoscitore (forse il più importante, e non solo in Italia) di un settore produttivo di grande importanza, oggi messo a rischio da quel killer delle lagune e dei mari che si chiama granchio blu. Di vongole e, appunto, di granchio blu Paesanti ha parlato giovedì 12 settembre al nostro Rotary, splendidamente ospitato come da molti anni a questa parte, nella bella villa liberty di Sant’Agostino, dalla famiglia Ludergnani segnatamente dai cari amici Carla e Matteo. Inevitabile il ricordo di Marcello, nostro grande socio, indimenticato past presidente, past assistente del governatore nonché dirigente distrettuale del movimento ma naturalmente anche importante imprenditore.
Presentato dal presidente Gilberto Galantini, Paesanti ha ricordato di fronte a molti soci ed ospiti, alcuni passi salienti della sua feconda e ancora piena carriera, per poi piombare, inevitabilmente, nella realtà di questi due anni caratterizzati dall’avanzata prepotente dell’alieno che ha letteralmente ucciso ogni coltivazione possibile di vongole, cozze e novellame di pesce e anguilla. Un disastro, naturalmente anche sociale, visto che si sono già persi centinaia di posti di lavoro. In realtà il granchio blu, ha ricordato, non è piombato dalle nostre parti ieri ma da una ventina d’anni rimanendo però…silente fino all’alluvione dell’anno passato quando ha trovato le condizioni eccezionalmente favorevoli per riprodursi a dismisura (le femmine depongono milioni di uova alla volta…). Ora, va detto, c’è anche il rischio che invada il mare antistante le spiagge e questo provocherebbe un danno ingente (anzi, di più) anche al turismo.
Di qui ovviamente la necessità di intervenire, e in fretta. Paesanti conta anzitutto su invenzioni tecniche collegate alla meccanica delle gabbie-reti che contengono e proteggono i semi e le vongole novelle. Però occorrerebbe di più, oltre alla indispensabile raccolta ad oltranza: magari il frutto di una ricerca scientifica biologica. Chissà. Negli Stati Uniti i nativi indiani pochi anni fa ebbero un problema simile ma riuscirono a risolverlo raccogliendo e distruggendo e/o vendendo il crostaceo killer. Nel nostro Delta, intanto, la situazione si aggrava, causa anche l’aumento della temperatura dell’acqua giunta anche a 32 gradi (“e peggiorerà”, ha detto). Ma non c’era un commissario governativo dedicato al granchio blu? “Non riusciamo a contattarlo”: dove sarà andato?” Alberto Lazzarini