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03/10/2024: JIHAD, la risposta italiana al terrorismo

Relatore della serata il Dott. Stefano Dambruoso, Sostituto della Procura della Repubblica di Bologna.

Ospiti presenti:

il dott. Edoardo Accorsi Sindaco di Cento, il Giudice Claudia Gualtieri della Prima Sezione Penale di Bologna, l'avv. Giuseppe Vicinelli Sindaco di Sant'Agata, il maggiore Massimo Costanzo della compagnia dei carabinieri di San Giovanni in Persiceto accompagnato dalla moglie. Presente inoltre il dott. Atos Bortolotto presidente del Rotary Club di Poggio Renatico. Il Presidente del nostro Club, Gilberto Galantini, ha letto il corposo curriculum del dott. Dambruoso.

In magistratura dal 1990 ha avuto una lunga carriera: è stato Sostituto Procuratore ad Agrigento, ha indagato su associazioni mafiose ed è stato Pubblico Ministero in vari maxiprocessi a Palermo. Successivamente a Milano, dopo l'11 settembre 2001, ha collaborato con autorità giudiziarie europee ed americane per la prevenzione e la lotta contro il terrorismo.   Il dott. Dambruoso è stato anche deputato della Repubblica Italiana per una legislatura, e come scrittore ha pubblicato diversi saggi .   Dopo l'ottima cena, il relatore ci ha intrattenuti con un racconto coinvolgente e preciso, sulla storia del terrorismo a livello mondiale negli ultimi decenni.    Inizialmente ha voluto precisare che la percezione diffusa del pericolo terrorista nel nostro paese è esagerata; le uniche morti di italiani per terrorismo sono avvenute solo all'estero.

Nel 1992-93 ci furono diversi gravi episodi di terrorismo in alcune capitali europee, compiuti da persone provenienti da paesi musulmani, soprattutto dal nord Africa, che fuggivano dai loro paesi dittatoriali; si trasferivano in Europa e compivano attentati sanguinosi nei paesi europei.   Ancora non c'erano leggi per contrastare il terrorismo; non esisteva il reato di terrorismo internazionale.   Dopo l'11 settembre 2001si è presa maggiore consapevolezza del pericolo e da allora è stato investito molto denaro per la sicurezza, almeno fino al periodo del covid.  Al Qaida era la struttura più importante, era di tipo verticistico con Bin Laden al vertice.  Gli arruolamenti venivano fatti a livello personale, anche per evitare infiltrazioni, ed il movimento aveva grandi disponibilità finanziarie.  Gli americani reagirono all'attentato con bombardamenti indiscriminati in Iraq, con catture di sospetti in paesi stranieri, torture e imprigionamenti. Commettendo anche delle ingenuità perchè, di solito, chiunque sotto tortura confessa qualunque cosa gli venga chiesta! A Guantanamo sono stati imprigionati e torturati per decenni presunti terroristi senza alcun processo e senza alcun diritto alla difesa.   Si decise che per combattere il terrorismo si potevano superare importanti garanzie democratiche ed ignorare le regole del diritto internazionale.   Sconfitta  Al Qaida e ucciso Bin Laden, sembrava di essere arrivati ad una vittoria, ma dal 2014 ci furono nuovi attentati in Europa nei quali morirono anche diversi italiani. Fra Siria ed Iraq si era costituito l'ISIS, il cosidetto "Stato Islamico".   Allora l'arruolamento era diverso, senza selezione, tramite la propaganda sui siti, chiunque poteva raggiungere la Siria per arruolarsi.   Dopo alcuni anni anche l'ISIS fu sconfitto.  Rimane oggi però il pericolo di terroristi isolati, i così detti "lupi solitari".  Questi possono rimanere a lungo anonimi e silenti, per poi agire anche semplicemente con coltelli od auto lanciate in mezzo a una folla.  Per contrastare questi pericoli sono stati introdotti reati nuovi, controlli sui siti, ed altre misure; in pratica si è deciso di attenuare la libertà per la sicurezza.  Ad esempio se su un sito scrivo 10 volte "faccio una rapina" in realtà non commetto un reato, non posso essere arrestato per questo. Se scrivo "faccio un attentato", e magari frequento certi ambienti, mi vengono subito a cercare.  In Italia non sono avvenuti attentati come in Francia, in Germania od altri paesi.  La ragione è che da noi i Musulmani non sono così numerosi come in quei paesi, inoltre gli italiani hanno dimostrato una maggiore capacità di accoglienza ed integrazione, forse anche per la matrice cattolica della maggioranza della popolazione.

Chi si trova accolto ed integrato difficilmente diventa un terrorista.

Un'altra misura efficace è la possibilità di usare lo strumento dell'espulsione. Persone giudicate pericolose possono essere espulse nei loro paesi di origine senza aspettare un processo. Negli ultimi tempi sono state espulse circa 400 persone.  Alla fine la relazione ha ricevuto moltissimi applausi.  E' seguito un dibattito con diverse domande dai presenti.  E' emerso che il terrorismo dei "lupi solitari" non necessita di particolari risorse economiche. Quello che sta succedendo ora in Medio Oriente sicuramente aumenterà il rischio di azioni terroristiche anche in Europa. Un'altra questione che ha sollevato riguarda le nuove norme super-garantiste che in qualche modo possono limitare la sicurezza dei cittadini.  Il suono della campana ha posto fine all'interessante serata. Primo Zannoni

19/09/2024: Visita del Governatore … L’ultima cena

Quando ci trovavamo in Sala grande

L’ultima cena all’hotel Europa nella sala al primo piano, storica, iconica, evocativa, perfino malinconica ma – anche - tante volte esaltante: si è consumata l’altra sera, forse non casualmente con la visita del governatore. I lavori di ristrutturazione della proprietà da poco entrata esigono cose nuove e noi ci adatteremo; scenderemo di un piano dove troveremo altrettanta professionalità e calore. Già, il calore: quello che per decenni hanno trasmesso ai rotariani la signora Rebecca, sua figlia Cristina e il marito Gianmario, naturalmente supportati da schiere di collaboratori fra cui l’indimenticabile Luigi. Uno alla volta, questi protagonisti della ristorazione (della convivialità nel senso più ampio) ci hanno lasciato confermando – ma non ce n’è bisogno… - che il tempo passa inesorabilmente. Però attenzione: i ricordi sono cosa viva e allora sia collettivamente che individualmente i rotariani di Cento contano mille momenti felici incasellati, anzi riposti gelosamente e con affetto, nel cassetto della memoria. In quella storica sala si sono succeduti innumerevoli passaggi delle consegne dello “scettro” di presidente; con essi altrettante “feste degli auguri” tutte diverse l’una dall’altra ma sempre eleganti a cominciare – mi dicono – da quelle degli anni ’60 quando i soci erano in…uniforme nera e le signore rigorosamente in abito lungo (anche oggi, spesso, in verità…). Qui – posso dirlo – svettava Mario Govi, biancovestito, dal portamento inimitabile, uscito dai migliori film anni ’30. E che dire delle innumerevoli serate, caminetti e conviviali? Ne sono state fatte, a occhio, un paio di migliaia. Famosi e meno famosi i protagonisti e davanti a loro generazioni di rotariani e consorti. Personalmente ricordo, fra le millanta, quella letteraria con Giorgio Bassani e Fulvio Tomizza.

Ho definito la sala “evocativa”: ad esempio dell’ingresso delle donne del club; quando nei primi anni ’90 ci venne chiesto da Evanston di esprimerci sul tema; contrariamente a quanto molti pensavano, il risultato del sondaggio fu unanimemente positivo. Non era scontato, all’epoca: pensate che nel club di Ferrara (e altrove) ci fu chi si dimise per un’analoga decisione assunta dal suo club. Altri tempi. Per fortuna. Fu così che Gianna Fantozzi entrò e quasi subito divenne la prima segretaria di club nella storia del Distretto e la seconda d’Italia (ma sì, lo voglio ricordare: il suo presidente ero io…). Già, io: giovanissimo e un po’ in soggezione, entrai in una fredda sera di novembre, metà anni ’80, spillato dal governatore Pasquali, presidente Giorgio Diozzi, un signore. Ero di gran lunga il più giovane della brigata rotariana e Cristina sembrava la nipote dei soci. Il tavolo di presidenza non era in fondo come ora, ma sul lato sinistro.

In sala arriverà anche, come governatore, l’indimenticabile Franco Zarri, primo e unico del nostro club a ricoprire quell’incarico; al suo fianco il rappresentante del Governatore, un altro grande e indimenticabile: Marcello Ludergnani.

E poi, quanti altri governatori hanno parlato nella sala? Quante promesse e quante sollecitazioni? E – soprattutto – quante risposte del club fatte di service e dunque di vicinanza attiva al territorio e a questa nostra meravigliosa comunità?

La ruota insomma gira, inesorabilmente e giustamente, macinando storie, desideri, progetti, illusioni ma anche cementando valori e amicizia, voglia di Bene comune e di crescita personale, scoprendo cose nuove e aprendo la mente e il cuore a ciò che verrà. Alberto Lazzarini

12/09/2024: Quel killer vorace, Granchio blu contro vongola

Quel killer vorace

Granchio blu contro vongola: una strage con enormi danni economici e sociali - L’esperto Francesco Paesanti ne ha parlato al club

É il re degli allevamenti di molluschi, in particolare di vongole. Li inventa, li progetta e poi gli imprenditori (privati o cooperative) li realizzano. Francesco Paesanti, di Goro, è un profondo conoscitore (forse il più importante, e non solo in Italia) di un settore produttivo di grande importanza, oggi messo a rischio da quel killer delle lagune e dei mari che si chiama granchio blu. Di vongole e, appunto, di granchio blu  Paesanti ha parlato giovedì 12 settembre al nostro Rotary, splendidamente ospitato come da molti anni a questa parte, nella bella villa liberty di Sant’Agostino, dalla famiglia Ludergnani segnatamente dai cari amici Carla e Matteo. Inevitabile il ricordo di Marcello, nostro grande socio, indimenticato past presidente, past assistente del governatore nonché  dirigente distrettuale del movimento ma naturalmente anche importante imprenditore.

Presentato dal presidente Gilberto Galantini, Paesanti ha ricordato di fronte a molti soci ed ospiti, alcuni passi salienti della sua feconda e ancora piena carriera, per poi piombare, inevitabilmente, nella realtà di questi due anni caratterizzati dall’avanzata prepotente dell’alieno che ha letteralmente ucciso ogni coltivazione possibile di vongole, cozze e novellame di pesce e anguilla. Un disastro, naturalmente anche sociale, visto che si sono già persi centinaia di posti di lavoro. In realtà il granchio blu, ha ricordato, non è piombato dalle nostre parti ieri ma da una ventina d’anni rimanendo però…silente fino all’alluvione dell’anno passato quando ha trovato le condizioni eccezionalmente favorevoli per riprodursi a dismisura (le femmine depongono milioni di uova alla volta…). Ora, va detto, c’è anche il rischio che invada il mare antistante le spiagge e questo provocherebbe un danno ingente (anzi, di più) anche al turismo.

Di qui ovviamente la necessità di intervenire, e in fretta. Paesanti conta anzitutto su invenzioni tecniche collegate alla meccanica delle gabbie-reti che contengono e proteggono i semi e le vongole novelle. Però occorrerebbe di più, oltre alla indispensabile raccolta ad oltranza: magari il frutto di una ricerca scientifica biologica. Chissà. Negli Stati Uniti i nativi indiani pochi anni fa ebbero un problema simile ma riuscirono a risolverlo raccogliendo e distruggendo e/o vendendo il crostaceo killer. Nel nostro Delta, intanto, la situazione si aggrava, causa anche l’aumento della temperatura dell’acqua giunta anche a 32 gradi (“e peggiorerà”, ha detto). Ma non c’era un commissario governativo dedicato al granchio blu? “Non riusciamo a contattarlo”: dove sarà andato?” Alberto Lazzarini

25/07/2024: caminetto alla sala da the

18/07/2024: serata Economia al Centergross

Il tema è stato al centro del tradizionale incontro estivo dei Rotary San Giorgio di Piano e Cento. Faccia a faccia tra Zaina (Confindustria) e Mengoli (Banca di Bologna).

Il ruolo e il futuro della banca di piccole dimensioni, la situazione economica nazionale e internazionale, i punti a favore (ci sono) e i tanti interrogativi sullo scenario globale sono stati al centro della ormai consueta riflessione estiva promossa dal Rotary San Giorgio di Piano e specificamente dal past presidente Massimo Venturelli. Al Zanhotel del Centergross si è dunque svolto questo “aggiornamento” periodico sul maxi tema economia-finanza che ha visto protagonisti, questa volta, il vicepresidente di Confindustria Emilia Centro Gian Luigi Zaina e il presidente di Banca di Bologna Enzo Mengoli; un “botta e risposta” partito dal “disvelamento” della storia, poco più che quarantennale, di questa banca nata nel capoluogo emiliano e via via cresciuta fino a presentare, oggi, numeri di tutto riguardo: quasi due miliardi di raccolta e uno e mezzo di impieghi a famiglie e imprese, 55.000 clienti, 15.000 soci, 32 filiali, 280 dipendenti , insomma un’intensa attività, ha osservato Mengoli, che “ha al centro la persona”, obiettivo tipico, peraltro, delle banche di credito cooperativo che, come dimostra il caso della citata BCC, “sono banche della comunità” e come tali ”avranno un futuro” perché “non è importante la loro dimensione” e “non sono banche di serie B perché la classifica la determinano proprio le persone”. Sono banche, ha concluso il presidente, che possono dialogare, supportandolo, con quasi tutto il sistema produttivo,  visto che il 94% è costituito da piccole-medie imprese.

Già le aziende. Zaina ha come sempre sfornato (secondo le attese) i dati più aggiornati, naturalmente accompagnati da eloquenti “fotografie” della situazione e da adeguate riflessioni. L’Europa tiene banco con la sua grande tradizione fatta di creatività e di trasformazione del prodotto, ma il contesto è tuttora difficile per molte ragioni, non ultimo (è un antico tasto dolente) l’alto costo dell’energia. In un quadro continentale caratterizzato dalla trasformazione verde e digitale, le aziende italiane attive su questo versante “sono le più strutturate” e quelle che “operano meglio sul mercato”. Va da sè che ogni tipo di sostenibilità prevista non possa prescindere da quella economica. In ogni caso, ha aggiunto, Zaina, non è pensabile uno sviluppo (e la creazione di nuova, indispensabile ricchezza) senza l’industria: “non bastano i concerti in piazza…”. Ecco perché bisogna accelerare sulle nuove tecnologie dove siamo in ritardo: “In Europa l’Italia è 26a su 28 nella classifica della digitalizzazione”. Poi l’altro annoso problema della difficile reperibilità di manodopera e, sullo sfondo - anzi al centro - la piaga della crescita dell’indigenza: “sono dieci milioni, oggi in Italia, i poveri”, il tutto , incredibilmente, in un contesto di diffusa ricchezza ma di contestuale aumento delle disparità.

In apertura avevano fatto gli onori di casa i presidenti dei due club organizzatori, Elena Fogli per il Rotary San Giorgio di Piano e Gilberto Galantini per il Rotary di Cento. Accanto a loro l’assistente del Governatore Antonio Bondesani che ha avviato la riflessione e il presidente del Centergross Piero Scandellari. Alberto Lazzarini

4 Luglio 2024: serata al Golf Club di Cento

27/06/2024: inizio nuova annata ROTARIANA

Ricollocata la targa della scultura di San Michele

Con una breve ma significativa cerimonia il nostro Rotary l’altro pomeriggio ha ricollocato la targa commemorativa, staccatasi e andata perduta durante recenti lavori pubblici, della scultura in bronzo, voluta dal club, di San Michele che trafigge il drago posta di fronte alla basilica di San Biagio, più precisamente nella piazzetta dedicata al compianto monsignor Salvatore Baviera.

L’iniziativa è avvenuta in occasione dell’inizio dell’annata rotariana. Lo scoprimento della targa è quindi stata effettuata dal neo presidente Gilberto Galantini. È seguito un breve intervento ad opera del past presidente Giorgio Garimberti che, unitamente alla socia ed esperta d’arte, l’indimenticata Maria Censi, dette vita nel 2003 al progetto scultoreo opera di Mauro Mazzali, che vede appunto protagonista San Michele copatrono con San Biagio delle terre di Cento. L’operazione culturale fu resa possibile dall’intervento congiunto di Amministrazione comunale di Cento (sindaca era Annalisa Bregoli), Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, industriali, commercianti, operatori economici e privati cittadini. In precedenza i soci avevano preso parte alla messa d’inizio anno celebrata da monsignor Paolo Marabini parroco di San Biagio.

Al termine dell’incontro i soci hanno partecipato all’apprezzatissimo rinfresco allestito dalla “Sala da tè” nel cortile dell’attiguo oratorio di San Biagio.

20/06/2024: Gilberto GALANTINI nuovo Presidente

Subentra a Matteo Lodi – Si chiude un’annata intensa e ricca di iniziative e service.

Gilberto Galantini, chimico libero professionista (ambiente sicurezza e alimentazione), esponente del mondo cattolico, è il nuovo presidente del Rotary Cento per l’annata 2024-25. Succede all’avv. Matteo Lodi. La cerimonia di insediamento si è svolta l’altra sera all’Hotel Europa nel corso di un incontro molto partecipato cui sono intervenuti sia l’assistente del Governatore uscente (Cinzia Ori) che quello entrante (Antonio Bondesani). Nel corso della riunione il presidente ha ricordato, come da prassi, i momenti salienti di un’annata intensa che ha visto il club protagonista di molte iniziative, non di rado aperte alla città: dai pubblici incontri con il governatore Bonaccini e con l’assessore regionale Donini, alle visite ad aziende, alla Pinacoteca civica e alla scuola di Artigianato artistico. E’ stata anche sottolineata la partecipazione attiva al Banco alimentare. Numerosi e qualificati sono i service effettuati a favore di associazioni del territorio o su temi di vasta rilevanza (lotta al bullismo, plastic free, salute e scuola, ortoterapia). Ma anche operazioni a più vasto raggio come il sostegno (con i club dell’area estense) all’Happycamp o alle donne imprenditrici afgane. E ancora: la conferma del Premio “Marcello Ludergnani” indimenticato esponente del Rotary Centese e del Premio al volontariato. Rebecca Lazzari Lodi ha a sua volta ricordato i molti service realizzati dal Comitato Consorti fra i quali il contributo al Servizio accoglienza alla vita e la creazione dell’Aula didattica nel Bosco integrale centese. Nicola Fabbri, infine, ha ricevuto il “Paul Harris”, massimo riconoscimento rotariano, a testimonianza del grande impegno posto a servizio del movimento. 

13/06/2024: Premio Volontariato alla sala da the

… Quell’originale aula nel bosco

Il Comitato consorti visita la bella ministruttura donata alla Fondazione Novi.

Le consorti del nostro Rotary, guidate dalla presidente Rebecca Lodi e da Alessia Montanari, hanno fatto visita all’ “Aula nel bosco”, realizzata grazie a questo attivo gruppo da molti anni presente sul territorio con varie iniziative di solidarietà.

Questa originale struttura è collocata nel Bosco integrale che si estende su cinque ettari a un tiro di schioppo dal centro di Cento, sulla via Ferrarese, dove un tempo operava “Siaca arti grafiche”. L’area è stata acquistata pochi anni fa e trasformata in “Bosco integrale”, attraverso una fondazione, per volere della famiglia Novi in ricordo di Caterina, scomparsa in giovane età, con l’obiettivo di rendere fruibile questo interessante e originale angolo ai cittadini e in particolare ai giovanissimi. Nel caso specifico, l’aula è già stata utilizzata (didattica all’aperto) da diverse classi della scuola primaria della zona e molte altre ancora approfitteranno dell’opportunità.

Il bosco, come ha spiegato Michele Novi (gli erano a fianco i genitori), fratello di Caterina e coordinatore del sottostante progetto, è sede di un numero crescente di attività e appuntamenti gestiti da specialisti e volontari. Erano presenti anche l’assessore alla cultura del Comune di Cento Silvia Bidoli, la direttrice del Museo Bargellini Valeria Tassinari e il pittore e scultore Marco Pelizzola. a.l.

16/05/2024: Premio MARCELLO LUDERGNANI

Il tradizionale Premio “Ludergnani” a laureati dell’ateneo estense – Originali ed efficaci le tesi presentate nei settori agricoltura e turismo

Francesca Bonzagni, Filippo Gardinali e Orietta Rossi sono i giovani laureati vincitori del Premio “Marcello Ludergnani” promosso dal nostro Rotary in memoria dell’indimenticato dirigente del club e del movimento scomparso vent’anni fa.

La consegna dei riconoscimenti è avvenuta la sera di giovedì 16 maggio nel corso di un partecipato incontro, coordinato dal presidente Matteo Lodi, alla presenza dei soci del club, della famiglia Ludergnani (Carla, Matteo, Beatrice       e il giovane Marcello) e di rappresentanti dell’ateneo estense guidati dal prof. Michele Pinelli delegato alle lauree professionalizzanti. 

Le tesi di laurea sono state scelte, fra le numerose presentate, da una commissione composta da Matteo Ludergnani a nome della famiglia e dai professori Fabio Bartolini e Michele Mistri dell’Università di Ferrara. I temi dei lavori dovevano riguardare agricoltura o turismo, cioè i comparti di interesse e attività di Marcello Ludergnani.

Francesca Bonzagni (tesi di laurea in Tecnologie agrarie e Acquacoltura del Delta) ha effettuato uno studio sulla lotta biologica agli insetti che danneggiano la coltivazione della pera. Il lavoro costituisce il primo passo verso la creazione di un efficace prodotto commerciale.

Filippo Gardinali (laurea magistrale in Biotecnologie agrarie e per la filiera agro-alimentare) a sua volta ha presentato un interessante progetto che vede al centro prodotti di derivazione microalgale per combattere il fungo del pero alternaria. La sperimentazione è avvenuta nel campo di famiglia.

Di taglio turistico, invece, la tesi di Orietta Rossi (corso di studio manager degli itinerari culturali) sul museo del Delta antico di Comacchio post pandemico con un originale “percorso olfattivo e uditivo”.

A conclusione, il prof. Pinelli ha ricordato i punti salienti dell’attività dell’ateneo di Ferrara, sempre più frequentato (28.000 sono gli studenti e ben 68 i corsi di laurea con una no tax area fino a 27.000 euro di reddito). Proprio i corsi professionalizzanti consentono, poi, uno stretto rapporto con le imprese e con il territorio centese dove Unife vanta una ormai lunga e proficua collaborazione con Centec e Consorzio Cento cultura presieduto da Giorgio Garimberti. Alberto Lazzarini

22/04/2024: Consegna “orti solidali”

19/04/2024: Scuole Pascoli

Foto di gruppo fatta in occasione dell’incontro avvenuto con la classe terza delle medie Scuole Pascoli a Cento il 19 aprile 3024 avente come tema: Le malattie sessualmente trasmissibili. Questo nell’ambito del progetto rotariano : Salute a scuola. Elena Vultaggio e Roberto Pozzoli sono stati i relatori dell’incontro; molto soddisfacente, con tutti gli allievi molto attenti e motivati. Questo incontro è seguito a quello del 15 aprile scorso, avvenuto con due classi delle seconde medie della scuola Dante Alighieri sul tema: L’adolescenza e sue problematiche, sempre relazionato da Elena Vultaggio.

11/04/2024: Visita allo stabilimento MARCHESINI GROUP di CARPI

Marchesini raddoppia lo stabilimento di Carpi

Il club in visita con gli amici di San Giorgio e di Guastalla- Una realtà industriale di altissimo livello proiettata nel futuro – Intelligenza artificiale e nuove professionalità. La visita allo stabilimento di Carpi della Marchesini group di giovedì 11 aprile è stata semplicemente splendida. Grazie a Enrico e Riccardo Fava che l’hanno organizzata consentendo ai soci di conoscere una realtà davvero unica, capace di creare emozioni (sì, anche le tecnologie le producono) e approfondite riflessioni. Gli amici hanno ascoltato le parole, belle e sagge di Maurizio Marchesini, hanno visto all’opera alcune macchine robotizzate (costano almeno un milione l’una…) e sono stati accolti con grande amicizia e cordialità, chiudendo con un’ottima apericena perché giustamente, come si dice, “tutti i salmi finiscono in gloria”.

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Carpi festeggia. Il locale stabilimento della Marchesini group (14.000 metri) a breve raddoppierà. Lo ha annunciato, un po’ a sorpresa e nel corso di un incontro ristretto e informale, Maurizio Marchesini il numero uno della più grande azienda italiana produttrice di macchine per la termoformatura, la tecnica che nello specifico sforna blister farmaceutici ma anche contenitori per il comparto cosmetico o alimentare. Marchesini, già presidente di Confindustria regionale, membro di Giunta di Confindustria nazionale con l’importante delega alle filiere e alle medie imprese, ha precisato che i permessi di costruzione sono già stati approvati e che in autunno partiranno i lavori. Tempo pochi mesi e, appunto, l’impianto (già avveniristico) di via Emilia-Romagna sarà affiancato da un impianto gemello capace, di fatto, di raddoppiare la produzione e acquisendo, nel contempo, nuove maestranze. Orizzonti nuovi e azzurri, dunque, per l’azienda di casa nostra che a livello di gruppo registra 600 milioni di fatturato (con tremila dipendenti) di cui il 90% determinato dall’export (Europa e nord America, ma anche Asia). Rivolgendosi ai club Rotary in visita (con Enrico Fava industriale leader mondiale delle macchine per la produzione di pasta alimentare), Marchesini ha poi parlato della grande evoluzione tecnologica vissuta dal gruppo che utilizza largamente, e ancor più lo farà, l’intelligenza artificiale, unitamente ai robot, realizzati in casa per poter perfettamente adeguare il processo produttivo alle esigenze aziendali. Ma l’imprenditore (nominato cavaliere del lavoro nel 2013 dal presidente della Repubblica con l’amico Fava) ha anche voluto ricordare il ruolo assolutamente primario delle competenze professionali e della formazione, anche in questo caso effettuata largamente in casa. Spazio poi al mercato, con quello del farmaco in costante crescita, ha aggiunto Marchesini; l’invecchiamento facilita...questo processo come del resto la crescente domanda da parte degli uomini incrementa il mercato cosmetico. Marchesini ha infine voluto ricordare l’origine della società, nata mezzo secolo fa grazie al padre Massimo. In pochi anni da azienda artigianale sarebbe diventata una grande realtà internazionale. Alberto Lazzarini 

25/03/2024: Mobilità. Quale futuro e a quale costo”

Secondo atto e continuazione del convegno che si era tenuto a Cento lo scorso 10 Febbraio a Cento. 

20/03/2024: Pizze e Paul Harris a Renazzo

Sua maestà la pizza si è presentata l’altra sera al “Condor” di Renazzo in tutto il suo splendore, con tanto di scettro e mantello di ermellino. Per la verità si è cambiata d’abito più volte. Ed è risultata sempre elegantissima.   Il Rotary in trasferta ha dunque trascorso una conviviale piacevole, interessante, curiosa, e ricca di spunti collegati all’alimento simbolo del nostro paese e alla migliore gastronomia ma anche alla storia dell’alimentazione. Tutto ciò grazie a chi ha ideato l’incontro (l’infaticabile Nicola Fabbri), al presidente Matteo Lodi che, preciso com’è (giustamente), fa in modo che nulla sfugga al suo controllo per garantire serate coi fiocchi, al protagonista dell’incontro il grande pizzaiolo Alessandro Locci (una consolidata tradizione familiare e tanto studio e lavoro alle spalle) e a Claudio Sabatini con Barbara (vedremo perché).   Dunque la pizza: il giovane maestro pizzaiolo ce l’ha offerta in tre...squisite versioni, una migliore dell’altra, con impasti, grani e condimenti diversi. Ognuno ha fatto – per bacco! – la sua scelta decretando la migliore. Ma non basta. Ad ogni pizza la sua birra: quattro se ne sono susseguite sui tavoli (roba da birrerie bavaresi!), tre per le pizze e una per gli altrettanto ottimi dolci. Chiara e leggera la prima, ambrate le altre: dal trevigiano al Salento, tutte piacevoli. Ma non è finita perché con l’occasione abbiamo appreso cose nuove sulla pizza, l’alimento più consumato al mondo e primato degli Stati Uniti. Solo in Italia (prima in Europa), però, ogni settimana sono consumate 56 MILIONI di pizze. Quasi 3 MILIARDI DI PIZZE l’anno.  Ma c’è chi ci batte: il 93% degli americani, come si diceva, consuma la pizza almeno una volta al mese per una media di 350 FETTE AL SECONDO. Quante persone mangiano la pizza in Italia? il 60% dei consumatori almeno una volta alla settimana e il 15% anche più di una volta alla settimana, in una delle oltre 127mila pizzerie italiane.

La pizza italiana nasce come una specialità della cucina popolare, simbolo del patrimonio di una cultura mediterranea nata dalla scelta di ingredienti semplici, come quelli utilizzati nella pizza margherita, in grado di soddisfare il gusto di tantissimi amanti del cibo, grazie alle sue innumerevoli ricette e varietà di realizzazione.  La produzione di pizza, nell'ultimo quinquennio, ha subito un incremento notevole nelle pizzerie di diversi luoghi del mondo, oltre che nei supermercati, diventando un elemento integrato nelle comunità grazie alla sua base semplice ma gustosa che può essere arricchita con fantasia, assecondando la scelta di molti consumatori di pizza in tutto il globo. Dunque, non si tratta soltanto di un prodotto del territorio ma di un alimento che racconta diverse storie in base ai luoghi dove riesce ad integrarsi, diventando parte del menù locale con diverse variazioni.

Il Rotary è convivialità ma anche solidarietà. E allora ecco perché il past governor Luciano Alfieri si è…fiondato al Condor per premiare Claudio Sabatini con un “Paul Harris” fellow per quanto ha fatto in occasione delle terribili giornate dell’alluvione in Romagna. La generosità di Claudio è nota e non solo nel club, ma nel territorio, nel Distretto e oltre il Distretto. Non solo: Alfieri ha voluto premiare, con l’ambìto riconoscimento ideato per le imprese e gli enti “speciali”, anche CIGAIMPIANTI, a sua volta protagonista di una grande prova di solidarietà: appena saputo dell’alluvione e delle difficoltà di tanti romagnoli, i dipendenti si sono attivati e in un batter d’occhio hanno dato vita a una grande sottoscrizione il cui ricavato è stato raddoppiato dall’azienda e subito trasformato in generi alimentari e materiali di uso domestico, trasportati a Solarolo (Ra) in Romagna e gestiti dall’amico rotariano il past presidente don Tiziano Zoli. (oltre a CIGA, hanno dato una mano altri finalesi, in particolare la podistica finalese e il mobilificio Calzolari Cirillo che hanno donato beni e hanno messo in condizione CIGA di fare un secondo viaggio mettendo a disposizione uomini e mezzi). Altri generi alimentari sono stati poi consegnati agli alluvionati di Campi Bisenzio in Toscana. Il riconoscimento è stato ritirato da Barbara a nome di titolari e dipendenti di CIGA. Alberto Lazzarini

14/03/2024: … musica da sbullo

In occasione della conviviale del 14 marzo, abbiamo ospitato il professor Federico Benini ed il suo innovativo progetto Musica da Sbullo.

Il professor Benini, docente di educazione musicale,  ha fuso la sua esperienza professionale con la  sua passione per le tematiche di educazione civica dando vita ad un percorso strutturato e caratterizzato da laboratori interattivi presentati nella classi della scuola secondaria di primo grado attraverso i quali riesce a raggiungere empaticamente le " corde" dei ragazzi. Attraverso il linguaggio musicale riesce a parlare di generi musicali e si avvicina sempre di più al cuore del progetto che prevede il raggiungimento, da parte degli studenti,  di una graduale presa di coscienza del significato dei testi di alcuni brani tra i loro preferiti.  Il progetto prevede poi la creazione  di testi liberi da parte dei ragazzi su temi legati alla relazione in classe ed ai rapporti esistenti tra i ragazzi stessi. Attraverso la musica e l'anonimato spesso i ragazzi " denunciano" situazioni che stanno vivendo o che hanno vissuto che difficilmente avrebbero lasciato emergere in altri contesti. Questo progetto è stato già supportato dal nostro  club nella precedente annata e ,vista la grande soddisfazione da parte di tutti, è  stato deciso di supportare anche per una seconda annualità  la realizzazione di questo percorso.

Importante sottolineare che tale progettualità  ha ricevuto anche il patrocinio gratuito del Comune di Cento. Laura Riviello.

18/02/2024: … abbattere tutte le barriere

Abbattere tutte le barriere

Analisi e proposte nell’interessante convegno sulle disabilità

Impegno professionale, tecnologie di avanguardia e solidarietà diffusa

Il Rotary a sostegno.

Sì, si può fare. Una disabilità senza barriere è davvero possibile: lo ha confermato l’utile, interessante e piacevole convegno che si è svolto sabato 17 febbraio a Bologna nella sede della Federazione delle banche di credito cooperativo (intervenuta con il presidente Mauro Fabbretti e il consigliere nostro socio Giuseppe Accorsi) per iniziativa della Commissione disabilità del Rotary distrettuale presieduta dal past governatore Maurizio Marcialis che ha anche coordinato i lavori.

In apertura la governatrice Fiorella Sgallari, mentre ha annunciato l’impegno concreto del Rotary al fianco di questo mondo (tre milioni sono i disabili non autosufficienti nel solo nostro Paese) ha ricordato il pensiero dell’Europa su questo tema, testimoniato dalla frase di Ursula von der Leyen secondo cui “Tutti hanno diritto a una vita senza barriere”. Da sempre l’Emilia-Romagna è all’avanguardia in questo settore come è emerso, dati alla mano, dall’intervento dell’assessore regionale alla sanità Raffaele Donini che ha lamentato come non possa essere l’età il fattore necessario per un intervento pubblico di sostegno ma, piuttosto, la valutazione personalizzata, individuale. Donini ha anche parlato di diverse tipologie di barriere: quelle architettoniche, le più note, da abbattere per migliorare la vita del disabile; le barriere burocratico-organizzative che possono essere vinte “costituendo comunità assistenziali animate da istituzioni e associazioni”, e infine le barriere “settoriali”, superabili grazie alla multidisciplinarietà cioè alla valutazione medica complessiva del paziente.    Sono seguite intense e a tratti commoventi testimonianze dal mondo che opera nella e per la disabilità. Mario Tubertini, direttore generale dell’ospedale riabilitativo di Montecatone (un’eccellenza nazionale che sorge nell’Imolese e che conta il 60% di pazienti da fuori regione), ha invocato una maggiore “umanizzazione delle cure” e naturalmente il costante impegno professionale, oggi sostenuto anche dalle nuove tecnologie come telemedicina e intelligenza artificiale. La struttura, forte di 150 letti per pazienti colpiti da lesioni spinali o cerebrali, cura mobilità, autonomia e rientro soft alla propria abitazione.  Ai giovani affetti da disagi mentali o sociali si rivolge l’attività della Fondazione Augusta Pini creata oltre un secolo fa dal senatore Enrico Pini per ricordare la figlioletta morta di tubercolosi. Il presidente Vincenzo Florio, un avvocato entusiasta, sensibile ed eclettico, ha illustrato i campi di intervento di questa efficace realtà socio assistenziale bolognese. Commovente, si accennava, è stato l’intervento di Debora Donati presidente dell’associazione “Insieme a te” da lei fondata pochi anni fa, all’indomani della morte per SLA del marito. Ora questa splendida realtà è sostenuta da mille famiglie e altrettanti volontari, tutti pronti ad aiutare i disabili, soprattutto in occasione delle vacanze, terribilmente complicate tanto da risultare molto spesso impossibili. Debora ha narrato in particolare la bellissima storia della spiaggia “accessibile a tutti”, realizzata a Punta Marina terme e che ha consentito a tanti disabili gravi di trascorrere una settimana al mare. “È proprio vero, ha commentato, che il bene si espande sempre”.

Elia Antonacci, affermato notaio e dirigente rotariano, ha poi introdotto la platea alla conoscenza del sitting volley, sport in crescita che accomuna disabili e normodotati nel segno dunque dell’inclusione ma anche dell’agonismo grazie alla Rotary cup. Di “Cesena in blu” (disabili e mondo subacqueo) ha parlato il past presidente Giampiero Evangelisti, mentre Terenzio Motta (past presidente del club di Copparo) ha intervistato il brillante Karim Gouda Said Hassan, campione non vedente di nuoto. A conclusione, due grandi associazioni sono salite in cattedra: Mani tese di Finale Emilia (ne ha parlato la bravissima Gaia Barbieri) é diventata un preciso punto di riferimento per i giovani della locale comunità: “Dalle fragilità nasce il bene comune” e Unitalsi Ferrara con l’instancabile presidente Neda Barbieri, (“oggi abbiamo fatto sistema” ha commentato con un sorriso) testimonia la vicinanza concreta di tanta gente al malato. Infine la notizia che il tradizionale HappyCamp (vacanze per disabili) promosso dai Rotary estensi e coordinato da Maurizio Marcialis si svolgerà dal 5 al 12 maggio, sempre al Lido degli Scacchi sulla costa comacchiese al Camping Florenz dei rotariani Franco e Arnalda Vitali. Alberto Lazzarini

10/02/2024: convegno "MOBILITA' SOSTENIBILE"

 

Successo del Convegno del Rotary

Per una mobilità sostenibile

Salute e ambiente - Opportunità e necessità – Elettrico e full hybrid – Idrogeno nel futuro?

Difendere l’ambiente anche con una mobilità sostenibile. Se n’è parlato in modo approfondito sabato 10 febbraio a Cento, nel salone CariCento-Credem, per iniziativa del Rotary distrettuale con il coordinamento di Giorgio Garimberti, nostro past president, già amministratore delegato e direttore generale di Vm motori che in apertura ha illustrato i tratti salienti del mercato automobilistico con le diverse motorizzazioni. Folta è stata la partecipazione, con l’intervento della governatrice Fiorella Sgallari e di alcuni past governor.

L’ incontro, molto intenso, si è articolato in due sessioni: la prima dedicata alla mobilità via terra, la seconda via mare e cielo, con vari esperti a presentare dati e offrire analisi e soluzioni, il tutto secondo impostazioni ad ampio spettro. Il filo conduttore è comunque da individuare nella necessità di intervenire a favore dell’ambiente e quindi della salute, entrambi – gli studi scientifici lo testimoniano – fortemente messi a rischio dalle attività umane se non vengono incanalate nei giusti binari. L’obiettivo della “neutralità” (emissioni zero) è per il 2050. Alla mobilità è riconducibile una parte (il 25% secondo i principali studi) dell’inquinamento. Può essere l’elettrico una risposta? No, ha risposto l’ingegnere Alberto Montanari, già manager del gruppo Fiat, che ha aggiunto come l’Europa abbia assunto tempi troppo accelerati per la dismissione dei carburanti di origine fossile. Meglio il full hybrid, almeno oggi, e all’orizzonte si scorge l’idrogeno. Gian Primo Quagliano, docente e presidente di Promotor, ha poi suggerito di “seguire le utopie” che rincorrono obiettivi fondamentali come la cancellazione dei morti sulle strade e l’annullamento delle emissioni. Più “laica” la visione della presidente di TPer Giuseppina Gualtieri che ha invitato, nelle scelte, alla neutralità e al merito: ogni situazione richiede una soluzione ad hoc. L’elettrico su rotaia ad esempio, c’è già, eccome, nella nostra regione e funziona bene. A breve, ha aggiunto, “la nostra flotta sarà decarbonizzata”. In alcuni casi, ha concluso, i treni andranno a idrogeno, affermazione confermata dall’intervento di Valter Alessandria della multinazionale Alstom che doterà di questo combustibile i convogli della Valcamonica e in Puglia. La Gualtieri ha anche annunciato che ben 22 mezzi a metano liquido sostituiranno la flotta dei bus delle linee che passano per il Centese.   Per quanto riguarda la mobilità navale (che inquina in maniera marginale pur trasportando un’enormità di merci) sono intervenuti gli ingegneri Cesario Mondelli (Rosetti marino) e Alberto Cafari Panico (Amoretti armatori group) : si sta cercando anche qui, hanno detto, di sostituire il petrolio con ammoniaca (però è pericolosa perché infiammabile) e con l’idrogeno che per produrlo costa ancora molto, ma lo si può trovare in natura (in Africa e anche in Europa si stanno scoprendo preziosi giacimenti). Di mobilità aerea si è infine occupato Alessandro Talamelli (docente di aerodinamica). Fondamentali, qui, sono le nuove tecnologie con lo sviluppo di nuovi materiali piuttosto che di nuovi carburanti.

Per gli ospiti, il club nel primo pomeriggio aveva organizzato un’apprezzata visita guidata, a cura del socio Salvatore Amelio, alla Pinacoteca civica recentemente riaperta dopo il sisma. Alberto Lazzarini 

 

Scarica i contributi dei relatori:

01 Garimberti Giorgio per 2024-02-10

02 Montanari Alberto per 2024-02-10

03 Quagliano Gian Primo per 2024-02-10

04 Gualtieri Giuseppina per 2024-02-10

06 Mondelli Cesario per 2024-02-10

07 Cafari Panico Alberto per 2024-02-10

08 Talamelli Alessandro per 2024-02-10

25/01/2024: … Magiche superfici sartoriali

Officinarkitettura si presenta al Club

Carte da parati speciali con le principali Maison

Grande curiosità e interesse ha destato l’incontro promosso dal Rotary di Cento, presidente Matteo Lodi,  che ha visto protagonista Officinarkitettura attraverso i suoi due titolari, Giorgio Buratti e Andrea Bernagozzi. Esperto di marketing il primo, architetto il secondo, nove anni fa hanno dato vita a questa realtà, con sede, laboratorio e showroom a Pieve di Cento, che si occupa di “Superfici sartoriali per l’architettura”. Destinatari degli interventi sono facciate di palazzi o singole abitazioni, bagni turchi, yacht; no pavimenti.

Oggi l’azienda collabora con le maggiori maison di moda e collabora con grandi gruppi ceramici.  Tutto ebbe inizio da una sfida: Andrea propose a Giorgio – che accettò - di decorare alcune lastre di kerlite per accontentare il desiderio di un cliente. Non era mai stato fatto prima. Si rivelerà un successo.

La kerlite è un supporto ceramico particolare, in lastre, leggerissimo, che però non tollera il colore ad alte temperature, quindi diventa necessario dipingerla a freddo. Prende da qui il via un lungo percorso di studio del prodotto che però diventa anche occasione per fare delle scelte: la decorazione sarà interamente artigianale, fatta a mano. Alla kerlite si aggiungono altri rivestimenti murali, diversi tipi di carta da parati che sostengono però tutti la stessa scelta, quella di creare una gamma ridotta di supporti ma tutti di altissima qualità. E tutti ecosostenibili.

“Si può essere un’azienda green se tutta la filiera è orientata a questo”, osservano. Ecco allora che tutti i materiali provengono dall’Italia e la maggior parte sono ecologici: resine e inchiostri a base acqua; i tagli e le finiture sono manuali, ognuno diverso, ognuno unico. Ventuno sono le collezioni realizzate, grazie a designer interni all’azienda o avvalendosi di artisti esterni che donano le proprie opere perché diventino a tutti gli effetti arredi, “sguardi sul mondo”.   Il suo “segreto” è quello di non stancarsi mai di operare nel campo della ricerca: è il suo valore aggiunto che la sta portando in alto. Tanti i progetti allo studio fra cui la carta da parati “che riscalda”: a breve il mercato ce la proporrà. a.l.

18/01/2024: Prof. Alberto PAGANI e l’intelligence …

Ospite della serata il Prof. Alberto Pagani, docente in sicurezza e terrorismo presso l'Università di Bologna.  Il Presidente del nostro Club, Matteo Lodi, ha letto una sintesi del corposo curriculum del nostro ospite, romagnolo, nato e residente ad Alfonsine (RA).

Laureato in scienze politiche presso l'Università di Bologna, ha seguito il corso di formazione professionale presso il Centro di Alti Studi della Difesa, ed ha ottenuto master in strategia e sicurezza presso le Università di Torino e Firenze.  Il Prof. Pagani è stato deputato della Repubblica per due legislature dal 2013 al 2022. Dal 2020 al 2022 è stato componente della delegazione parlamentare presso la NATO.

Il Professore ha poi pubblicato diversi libri riguardanti intelligence e terrorismo e tenuto molti corsi di formazione su questi argomenti.  Ha iniziato spiegando cosa si intende per "intelligence", brutalmente si può chiamare spionaggio, ovvero la raccolta di informazioni che tutti gli stati, democratici o no, fanno in continuazione.

Queste informazioni servono ai "decisori politici" (i capi dei governi) per le scelte volte all'interesse nazionale.   Questa attività è antichissima, ma ai nostri giorni sono cambiati profondamente gli strumenti utilizzati.

Nel nostro paese l'intelligence dal dopoguerra ha avuto un carattere principalmente militare, almeno fino alla caduta del muro di Berlino. Era in corso la cosidetta "guerra fredda" che è stata anche una guerra di spie.   Dopo questo avvenimento, è terminato il dualismo fra le due superpotenze: Stati Uniti- Unione Sovietica. Si è giunti ad una condizione "multipolare" od addirittua "apolare", cioè si possono fare affari con paesi diversi ed ex nemici, come ad esempio la Cina, e nel frattempo essere in concorrenza con paesi alleati come la Francia o la Germania.

La seconda data importante è l'undici settembre del 2001. L'Occidente si rende conto che esiste un grande pericolo, che è il terrorismo internazionale.   Le istituzioni di intelligence hanno dovuto affrontare un nuovo nemico, più complesso e meno individuabile, anche se militarmente meno forte.   Le leggi che governano l'intelligence sono di conseguenza cambiate.   E' diventata preponderante la parte civile rispetto alla parte puramente militare; le guerre sono diventate "ibride", cioè combattute a più livelli: tramite  l'economia, gli attacchi cibernetici, il controllo dell'informazione ecc...

la nuova intelligence del nostro paese deve raccogliere ed analizzare in primo luogo le minacce economiche, più che quelle militari.

La tecnologia permettere di avere nuovi strumenti per la raccolta delle informazioni: ascolto delle comunicazioni elettroniche, satelliti, ecc..

Esiste però ancora l'ascolto personale, ovvero agenti che vivono all'estero, sotto copertura,  e che raccolgono informazioni in vari modi più o meno leciti.

Esiste uno scambio di informazioni fra paesi alleati, ma difficilmente sono gratis, nel senso che io ti dico una informazione in cambio di una che mi dai tu.

Rispetto a poco più di un decennio fa, la nostra vita è molto più dipendente dalla rete Internet. Quasi tutto quello che facciamo (acquisti, scambio di messaggi, controllo di dispositivi domestici collegati) passa per la rete Internet, come pure tutte le attività delle aziende.

Questo nuovo campo si presta a due tipi di minacce. I truffatori che colpiscono singole persone od aziende per rubare dati sensibili o carte di credito, e gli attacchi informatici che possono colpire infrastrutture strategiche per il paese, come energia, trasporti, comunicazioni.  Per proteggere il paese da queste minacce l'intelligence deve procurarsi i mezzi ed il personale per fargli fronte. L'intelligence del nostro paese ha fatto molti passi aventi negli ultimi anni, migliorando le sue competenze, e si pone il compito di proteggere le nostre aziende, le nostre infrastrutture e di conseguenza il benessere del paese.

Alla fine dell'interessante relazione ci sono state numerose domande volte ad approfondire i vari temi toccati.

Ad esempio come si assume il personale delle Agenzie?

Non c'è un concorso pubblico! Si possono fare le domande, ma la selezione viene fatta cercando le persone più portate o con studi adeguati. Il lavoro di questi agenti viene mantenuto il più riservato possibile per evidenti motivi di sicurezza.

Altre domande hanno riguardato la situazione geopolitica attuale, e saremmo andati ancora avanti a parlare, fino a quando il Presidente ha dovuto chiudere la serata, data la tarda ora. Primo Zannoni

11/01/2024: … Associazione B-YOURSELF

Giovedì 11 gennaio il nostro club ha ospitato la dottoressa Benedetta Balboni ed il dottor Vincenzo Caporaso, entrambi impegnati professionalmente nella divulgazione e nella pratica della Mindfulness in vari settori ed in vari campi. I nostri relatori sono titolari a Cento dell' Associazione  B- YOURSELF  che si occupa di creare percorsi ed operare con il singolo o con gruppi sl fine di attivare,  attraverso la Mindfulness,  processi di consapevolezza interiore. 

Come club abbiamo scelto di sostenere uno dei loro progetti.  Si tratta  di un progetto  gratuito rivolto ai pazienti oncologici ed si loro caregiver. 

SOSTENIAMOCI è  un percorso costituito da 8 incontri in cui, attraverso la meditazione ed una pratica di raggiungimento della propria consapevolezza e di avvicinamento al proprio " essere", è  possibile trovare le energie necessarie per sostenere e sostenersi in un percorso difficile  come è  un percorso oncologico.

14/12/2023: Tradizionale Festa degli Auguri

30/11/2023: il Prof. Alberto MINELLI e il pollice verde ...

“Pollice verde” per un futuro più sostenibile.

Nel contesto delle iniziative dedicate alla sostenibilità, il nostro Club ha ospitato il Prof. Alberto Minelli, docente presso l’Università di Bologna, per un intervento dal titolo “La sostenibilità del verde ne vede la sua valorizzazione a 360°, partendo dalla progettazione”. Il relatore ha affrontato il tema in maniera molto stimolante, richiamando innanzitutto le importanti funzioni che il verde svolge in differenti contesti del vivere quotidiano. Il verde è infatti un elemento integrante delle nuove architetture, caratterizza il paesaggio e contribuisce quindi al miglioramento della vita dell’uomo. Con la sua vasta esperienza professionale, il Prof. Minelli ha illustrato situazioni comuni in spazi pubblici e privati, mettendo in luce le principali criticità in termini di sostenibilità. Ha sottolineato che la realizzazione e la cura del verde, sebbene appassionino molte persone, richiedono competenze altamente qualificate. La relazione ha suscitato un notevole interesse tra i partecipanti, che hanno partecipato attivamente al dibattito, condividendo esperienze e conoscenze. Al termine della serata, tutti si sono sentiti arricchiti da questo approfondimento sul tema della sostenibilità del verde. I partecipanti hanno scambiato consigli, consapevoli dell’importanza di considerare la sostenibilità sin dalla fase di progettazione, scegliere le specie vegetali adatte al contesto climatico e al terreno, prevedere un sistema di irrigazione e drenaggio adeguato, e garantire una manutenzione regolare del verde.

24/11/2023: Congresso 100° Rotary Italia

Claudio Sabatini e Paolo Martinelli sono stati a rappresentare il nostro Club a Milano al Congresso per il 100° Anniversario del Rotary in Italia.

24/11/2023: Colletta Alimentare

Anche il 2023 ha visto il nostro Club di Cento e quello di San Giorgio dare una mano nella giornata della Colletta Alimentare.

Sul territorio Nazionale hanno aderito 11.800 Supermercati con 140.000 volontari per una raccolta globale di 7.350 tonnellate di generi alimentari.

Nel nostro territorio sono stati raccolti 11.350 kk in 25 punti vendita !!!

... è stato un Grande successo.

26/10/2023: Sanità, fra problemi e impegni

L’assessore Raffaele Donini a tutto campo: l’ospedale di Cento, il sistema regionale, le lunghe liste di attesa, le insufficienti risorse da Roma.

Siamo in vetta alla classifica ma i problemi non mancano. Della sanità emiliano-romagnola ha lungamente parlato l’assessore Raffaele Donini nel corso di un intenso e partecipato interclub (Rotary di Cento e di San Giorgio di Piano e Lions di Cento e di Pieve di Cento) organizzato nella sala del Consiglio comunale di San Giorgio di Piano.

Ospite della serata, introdotta dalla presidente del club di San Giorgio Virna Calzolari, era anche Loretta Masotti presidente della Fondazione “Ramazzini”, importante e qualificato centro di prevenzione e ricerca delle malattie oncologiche. Entrambi sono stati intervistati dal rotariano Alberto Lazzarini vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna.

L’intervista a Donini (si parla con insistenza di lui come possibile e accreditato successore di Bonaccini) si è sviluppata su tre piani; Cento, il sistema emiliano-romagnolo, la sanità nazionale.

Per quanto riguarda il SS Annunziata, l’assessore ha confermato quanto detto dal governatore Bonaccini un mese fa a Cento: il Pronto soccorso non si tocca, il Punto nascita è a forte rischio, nuove forti risorse sono state rese disponibili. A questo riguardo, ha specificato che la metà dei 13 milioni stanziati per l’ospedale di Cento saranno impiegati per l’ammodernamento e la messa in sicurezza della struttura, più di 5 milioni per la sismica e 200.000 euro per il Pronto soccorso e in ottica post covid. Non basta: degli 80 milioni in arrivo in regione con il Pnrr, una parte sarà destinata a Cento. Donini ha poi affermato che come ogni ospedale regionale, anche Cento avrà una propria “vocazione” o specializzazione (vedremo quale…); il tutto secondo un piano, una filosofia, orientata ad offrire il meglio possibile che è incompatibile con il “tutto a tutti”. Ci si dovrà quindi spostare (per le problematiche più importanti). I confini provinciali, ha aggiunto, non avranno l’importanza di prima, come dimostrano Argenta con le nuove attribuzioni o, fra poco, Pieve di Cento. Quanto a Bentivoglio, ospedale hub, sempre più forte, è “un importate riferimento per un vasto territorio”.

 

Sanità regionale

E’ intanto partita la sperimentazione dei Cau (centri assistenza urgenza) per snellire gli accessi ai Pronto soccorsi, venti appena dei quali ricevono l’80% dell’intera utenza. E ancora: “Il 70% degli accessi è costituito da codici bianchi e verdi”. Nel frattempo “mancano i medici di medicina di urgenza: 5000 a breve se ne andranno e saranno sostituiti da appena 1500 professionisti”.

Capitolo annoso, sentitissimo e delicato, quello delle liste di attese; i tempi sono spesso troppo lunghi. Donini ha sottolineato che gli effetti della pandemia tuttora si stanno facendo sentire molto e ricorda “19.000 vittime, 200.000 pazienti curati negli ospedali, altri 300.000 a domicilio. Sono stati rinviati 80.000 interventi e 300.000 visite. Crescono sempre più le richieste di esami e visite e allora i medici dovrebbero “Resistere di più a talune pressioni del cittadino-paziente”. Va da sé che sia necessario utilizzare meglio i medici anche perché molti bandi sono andati deserti.

Più in generale la riorganizzazione passa per un maggiore efficientamento, con l’impiego più intenso della specialistica ambulatoriale, la valorizzazione degli specializzandi e una loro “più equa ripartizione negli ospedali e sui territori”, nonché sulla sanità privata accreditata.

Va poi potenziata la rete territoriale attraverso le Case di comunità (ben 130 su 500 sono emiliano-romagnole mentre alcune regioni sono a quota zero) e una maggiore integrazione con il sociale. Accordi con le farmacie sono alle viste mentre all’orizzonte (anzi, qui davanti) compare una nuova utilissima metodologia di gestione della salute: la telemedicina.

 

Sanità nazionale

Più in generale, Donini pone naturalmente al centro la sanità pubblica che non esclude la privata accreditata e “quella che collabora”. La sanità pubblica infatti favorisce la comunità nel suo complesso e soprattutto chi non può permettersi spese aggiuntive (decine di milioni di persone): in definitiva l’indebolimento della sanità pubblica colpirebbe i più poveri. Allora, a maggior ragione occorrono risorse: “38 miliardi sono stati sottratti alla sanità negli ultimi 15 anni”, ha lamentato l’assessore. “14 ne sono stati reimmessi dal 2020 a seguito del Covid. Ne mancano dunque all’appello 20, pari a 5 in 4 anni richiesti da tutte le regioni. Non possiamo reggere a lungo”.

Sullo sfondo emerge (è stato detto anche nel corso del bel dibattito) la necessità di una più ampia e intensa informazione nei confronti dei cittadini.

 

L’Istituto Ramazzini

Loretta Masotti, presidente da pochi mesi dell’Istituto “Ramazzini” ha ricordato i motivi per cui il grande professor Cesare Maltoni creò questa importante struttura impegnata nella lotta contro il cancro e le malattie ambientali. Oltre trentamila sono i soci di questa che è una delle più gradi e importanti cooperative sociali del nostro Paese. Si alimenta con raccolta fondi e tante importanti iniziative davvero lodevoli. Al “Ramazzini” fa capo il Centro di ricerca sul cancro dedicato allo stesso prof. Maltoni: è uno dei più autorevoli nel campo della ricerca in vivo. “Opera – ha detto Masotti – anche attraverso due strutture cliniche, a Bologna e a Ozzano, dove vengono fornite prestazioni sanitarie ed esami diagnostici in numerose specialistiche”. La presidente ha anche ricordato i recentissimi Ramazzini days con scienziati e medici a Bologna da tutto il mondo e le due importanti ricerche effettuate su glifosato e aspartame, sostanze altamente cancerogene. Sullo sfondo la necessità di salvaguardare l’ambiente e con esso l’uomo e la sua salute.

 

VIDEO INTERVISTA

28/09/2023: Gianluigi Zaina intervista il Governatore Stefano BONACCINI

“Investiremo altri 13 milioni nell’Ospedale di Cento e il Pronto Soccorso non si tocca, tranquilli”.

Ma il Punto nascita rimane a forte rischio: “Se non sarà accettata la nostra richiesta di deroga, sarà chiuso”. Difficile, d’altra parte, essere più ottimisti visto che il numero dei parti al SS Annunziata è sceso agli attuali 200 l’anno con uno standard minimo richiesto di 500. Sono queste le principali notizie, locali, portate dal governatore Stefano Bonaccini nel corso dell’atteso incontro di giovedì 28 che si è svolto nel salone della ex Caricento dinanzi a un folto e qualificato pubblico, promosso dal nostro Rotary (molti i soci guidati dal presidente Matteo Lodi che aperto i lavori), dal club di San Giorgio di Piano (segnatamente Massimo Venturelli) e dai Lions Cento e Pieve di Cento. Presenti alcuni sindaci fra cui quello di Cento Edoardo Accorsi.

Volge finalmente al bello anche l’orizzonte Cispadana (vicenda …tutta italiana visto che si cominciò a parlarne oltre 40 anni fa): si va verso il progetto definitivo, gli ultimi soldi sono stati trovati e non è azzardato pensare – ha detto il governatore – che i cantieri partano alla fine dell’anno prossimo. Di questo e molto altro ancora ha parlato (due ore a mitraglia) un Bonaccini carico e sorridente, sollecitato dalle domande di Gianluigi Zaina, vicepresidente di Confindustria Emilia centro, conduttore della serata, con molte e precise risposte tranne forse l’ultima circa il suo futuro: ancora la regione, l’Europa, il partito?  “Mi metto a disposizione”, ha alla fine salomonicamente dichiarato, ma appare evidente che la sua parte politica non possa prescindere da lui.

Che in regione si stia procedendo bene, ha precisato Bonaccini, “Lo dicono i dati anche se non parlerei di “modello” quanto piuttosto di messaggio che le cose funzionano”. Le scelte strategiche “Sono condivise con almeno 60 parti sociali; dalla Meloni, nel dopo alluvione, siamo andati tutti insieme”. Poi la storia: “Nel ’45 eravamo fra gli ultimi in Italia, oggi siamo in vetta per lavoro, attrattività, sanità, qualità della vita. Siamo primi per l’export pro capite. Il 95% di quanto distrutto dal terremoto è stato ricostruito. Tutto ciò grazie alla capacità e ai sacrifici degli emiliano-romagnoli”. E poi si sta attenti alle risorse: “Spendiamo tutti i fondi europei. Facessero così tutte le regioni…”. Spazio anche alla sostenibilità: “Bisogna inquinare meno, investire sul trasporto ferroviario, consumare poco suolo, utilizzare le aree dismesse delle città e creare le condizioni per un ulteriore sviluppo. Di qui il convinto sì al degassificatore di Ravenna che ci affrancherà dall’ingombrante gas russo, l’avvio del parco eolico in mare, il “Data valley” bolognese e il sostegno alla migliore produzione: “Senza impresa non c’è lavoro. L’impresa ha un valore sociale. La transizione ecologica va guidata ad evitare perdite di posti di lavoro”. Bacchettate alla Marelli: “Non si fa cassa sulla pelle della gente”. Infine i temi dell’immigrazione e della sanità. “Non possiamo accogliere tutti; abbiamo il dovere di salvare chi è in pericolo; indispensabile è l’accordo in Europa senza gridare “prima gli italiani” sennò rispondono prima gli svedesi…”. Serve poi “una quota precisa di lavoratori stranieri per le nostre imprese (competizione e pensioni sono a rischio)”. Preoccupazione per la sanità: “Le regioni hanno chiesto al Governo 4 miliardi e una quota costante sul pil del 7,5% ma oggi è un punto di meno. Mancano professionisti. Difendo il diritto alla salute per tutti”. Alberto Lazzarini

07/09/2023 visita del Governatore, Fiorella SGALLARI

Venerdì 21 Luglio 2023: Economia & Filiere

Economia fra problemi e opportunità

Applaudito incontro con Marchesini, Benvenuti e Zaina - Rotary Estensi

Come va l’economia italiana? E quella internazionale? Ma la finanza dà una mano o ci complica la vita? A queste e a molte altre domande di grande attualità ha offerto un qualificato ventaglio di risposte l’utile e interessante “faccia a faccia” organizzato venerdì 21 luglio dal Rotary San Giorgio di Piano (presidente Virna Calzolari, promotore dell’evento Massimo Venturelli), che ha visto protagonisti Maurizio Marchesini, presidente dell’omonimo gruppo industriale (macchine per il packaging), già numero uno di Confindustria Emilia e ora al vertice nazionale con la rilevante delega alle filiere, e Michele Benvenuti, già vice direttore di Bankitalia Bologna e ora responsabile dell’importante e particolare sede di Bolzano. A coordinare i lavori, con dati, spunti e brillanti sollecitazioni, c’era Gian Luigi Zaina, titolare di “Della Rovere” (cachemire), vicepresidente di Confindustria Emilia Centro e presidente nazionale di Piccola industria. L’incontro ha visto la partecipazione dei Rotary estensi, di un folto gruppo di club bolognesi e del club di Forli.

Molti i punti fermi secondo Marchesini, a cominciare dalla transizione digitale (“quel che vediamo è la minima parte di ciò che accadrà”)  e da quella ambientale (“siamo ospiti fragili del pianeta, come abbiamo visto col Covid”). Ma allora perderemo posti di lavoro? “Certi” posti di lavoro ovviamente sì, ma se ne creeranno molti in altri settori. Come è sempre accaduto. All’orizzonte, intanto, si profila la grande crisi della natalità. Parlano i dati, ha snocciolato Marchesini: “L’Istat prevede per l’Italia nel non lontano 2040 un calo di 2,5 milioni lavoratori e di 6 milioni di cittadini”.  Che fare? Non solo attuare leggi adeguate ma occorre un cambio di mentalità con più donne al lavoro e un forte aumento di immigrati previa selezione. ”Servono flussi migratori di ben altra portata” ha affermato. Le criticità non finiscono qui, naturalmente: “Manca una robusta politica industriale”, ha lamentato. La produttività non soddisfacente non è da ascrivere ai dipendenti ma ad altri fattori a cominciare dall’inadeguatezza delle infrastrutture che provocano la crescita del costo delle merci. E a proposito di costi, l’inflazione (sia pure calante) preoccupa e gli alti tassi di interesse delle banche centrali, ha sostenuto il dirigente di Confindustria, non risolvono la difficile questione. Di diverso avviso, su questo tema, si è detto Benvenuti che ha ricordato come sia compito delle banche centrali combattere con adeguate politiche monetarie il fenomeno-inflazione che crea gravi danni soprattutto alle fasce di reddito più svantaggiate. L’inflazione ha come principale causa, ha poi ricordato il direttore di Bankitalia, l’altissimo costo del gas russo che grazie a precise politiche scattate con il governo Draghi all’indomani dello scoppio della guerra di aggressione all’Ucraina, è stato sostituito, in Italia,  per il 40% con altri tipi di approvvigionamenti.

Sullo sfondo, intanto, emergono molte altre problematiche: dalla burocrazia che…non si allenta alla giurisprudenza che corre ben più lenta della tecnologia, fino agli investimenti che stanno calando (“dal recupero fiscale del 50% si è passati al 20%”). C’è poi il capitolo PNRR sul quale si rischia di perdere fette importanti di contributi: la (più che giusta) proposta di Confindustria al Governo, ha detto Marchesini, è quella di cancellare certi piani non realizzabili spostando le relative risorse su digitale e ambiente e salvaguardando la destinazione regionale.

Si è anche parlato di alluvione in Emilia-Romagna: “Nessuno ha ancora ricevuto un soldo”, è stata la triste constatazione. E a proposito del disastro ambientale di casa nostra, il Pdg Adriano Maestri ha annunciato che in attesa delle chiusura delle sottoscrizioni a favore delle popolazioni colpite, al momento sono già state raccolte alcune centinaia di migliaia di euro che il nostro movimento destinerà a pochi qualificati progetti “evitando interventi a pioggia”. A conclusione, il direttore di BCC Felsinea Andrea Alpi ha illustrato l’intensa e qualificata attività della banca sul territorio, e che sta sostenendo il nostro Rotary. Alberto Lazzarini