Bisogna consumare meno
e utilizzare energie rinnovabili
Lo ha detto il prof. Vincenzo Balzani, relatore al nostro club
La serata è iniziata con l’immissione al nostro Club di due nuovi soci.
Sergio Maccagnani, laureato in Scienze Politiche, con un master in Organizzazione e Sviluppo Economico, è stato per 10 anni Sindaco di Pieve di Cento ottenendo molti apprezzamenti per il suo lavoro. Dal 2019 è Consigliere di Amministrazione di Invitalia, la società di proprietà del Ministero dell’Economia e partecipata del Ministero dello Sviluppo Economico. La società si occupa di dare impulso alla crescita economica del Paese, puntando sui settori strategici per lo sviluppo e l'occupazione.
Federica Orsi, laureata in Scienze della Comunicazione, ha ottenuto un Master in Social Media Managment presso l’Università Cattolica di Milano ed un Master in Digital Marketing and Communication presso la Bologna Busines School. Attualmente è Communication e Operation Manager per il Virtual Phisiological Human Institute.
Dopo il giuramento dei nuovi soci, il nostro Presidente Carlo Negrini ha apposto la spilla col distintivo del Rotary a Sergio ed a Federica.
Chiusa la parte istituzionale del Club ha preso la parola il relatore della serata, Vincenzo Balzani, Professore Emerito dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna. Chimico di fama mondiale, autore di ben 650 pubblicazioni citate più di 65.000 volte nella letteratura scientifica. E’ autore o coautore di testi per studenti e ricercatori in lingua inglese, alcuni tradotti in cinese e giapponese, che sono attualmente adottati in università di molti paesi.
Ha volato alto, il prof. Vincenzo Balzani, nella riunione di giovedì al club. Divulgativo e profondo al tempo stesso – qualità rara – l’ospite della serata (docente di chimica, esponente di vari centri di ricerca scientifica) ha trattato i temi della transizione ecologica, quanto mai attuali perché lo impone “semplicemente” il futuro dell’umanità.
La relazione, presentata dopo la relazione introduttiva del presidente del club Carlo Negrini, si è incentrata su due grandi obiettivi ben collegati fra loro: consumare meno e utilizzare energie rinnovabili. Va da sé che il duplice impegno è di quelli da far tremare i polsi ma, se si intende salvaguardare il pianeta e le prossime generazioni, di alternative non ce ne sono. Il problema, piuttosto, è di individuare i percorsi, le modalità più consone per raggiungere la mèta. E allora il prof. Balzani è partito ricordando la nostra epoca, l’Antropocene, caratterizzata – soprattutto nell’ultimo secolo - da una grande intensità lavorativa e dall’irruzione della scienza che, accompagnata dal grande uso dell‘energia, ha modificato il pianeta. La grande trasformazione ha creato il mito della crescita perenne che però non potrà continuare all’infino perché è la terra stessa “finita”, cioè capace di produrre, anzi di offrire, un quantitativo di “cose” limitato. Della crisi in atto (ecologica e sociale) si è naturalmente occupato, con forza (in particolare con le encicliche Laudato Sì e Fratelli Tutti), il papa, ha osservato Balzani, che l’ha definita una crisi “unica” poichè, appunto, comprende entrambe le criticità. La preoccupazione, ha aggiunto Balzani, tocca anche molti scienziati che registrano la crescita dell’inquinamento, generatrice di danni alla salute umana e dell’effetto serra dunque del surriscaldamento della terra con conseguenze gravissime. Che fare allora? Molto dipende dalle energie rinnovabili che entro la metà del secolo dovranno sostituire quelle fossili, grandi produttrici di anidrite carbonica. La ricerca dovrà impegnarsi sempre di più nei campi del solare, dell’eolico, dell’idrogeno e ponendo in atto – qui la politica avrà un ruolo fondamentale – decisi interventi sul fronte dell’economia circolare. Più in generale, ha concluso il relatore, occorrerà creare una mentalità nuova, una cultura valoriale che induca le persone a consumare meno, secondo un’ottica di sobrietà. Ce la faremo? Alberto Lazzarini
… chi è il prof. BALZANI ?