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SABATO 31 OTTOBRE 2020: … CONTINUANO I SERVICE SUL TERRITORIO

Il Past President Carlo RUMPIANESI con  Claudia MARTELLI  (past president del Comitato Consorti) non si sono ancora fermati …

Oggi presso la sede della protezione civile a Cento c’è stata la cerimonia di consegna ufficiale del carrello porta generatore rimandata da aprile scorso per Covid . Si tratta di un progetto promosso dal Comitato Consorti a favore della Protezione Civile nell’annata mia e di Claudia. Erano presenti anche i nuovi ‘Presidenti’ Michele e Alessia , il Sindaco e i rappresentanti dell’Associazione Alpini e della Protezione Civile. BRAVISSIMI TUTTI !!!

End Polio Now: proiezione logo sul Castello di Ferrara

8/10/2020: Paolo Martelli e la Banca Mondiale

Il Dopo Covid secondo Martelli

Lucida analisi al Club del dirigente della Banca Mondiale

Ce la farà la comunità internazionale a superare la grande prova rappresentata dal Covid? Ci sono buone probabilità, a patto che…

Sul tema, decisamente complesso, ha svolto una lucida ed apprezzata analisi di carattere economico e finanziario internazionale Paolo Martelli, un alto dirigente dell’International Finance Corporation (IFC), la Banca di Investimento per il settore privato del Gruppo Banca Mondiale, che ha parlato al nostro club di fronte ad una platea folta (danti anche i tempi) e interessata.

Presentato dal presidente Michele Montanari, il relatore (modenese ma da molti anni residente negli Stati Uniti) attualmente si occupa della gestione di operazioni riservate inerenti a investimenti in partecipazioni azionarie in vari Gruppi Finanziari Internazionali e da quest’anno è anche consigliere di amministrazione della Federal Credit Union dello Staff del Gruppo Banca Mondiale. La sua, pertanto, è una visione da un punto di osservazione privilegiato.

Dunque il coronavirus. Di guai, anche economici, ne ha provocati tanti, come è noto, ma alcuni settori ne hanno risentito meno o per nulla: ad esempio si è avvantaggiato chi ha investito nei metalli preziosi, nei titoli degli Stati più forti, nei comparti più avanzati dell’economia. Non tutte le zone del mondo registreranno analogo andamento: si prevedono tempi ancora bui per l’Est del mondo, mentre Usa ed Europa perderanno fra l’8 e il 10% del Pil (la ricchezza prodotta annualmente). Fra gli scenari possibili, Martelli ha escluso il ritorno allo status precedente al 2016, né è immaginabile ancorarsi alla situazione di oggi. Il futuro ha dunque nome “pragmatismo”: “si deve cooperare dove di può” e dall’odierno caos potranno (dovranno) nascere soluzioni innovative, come è sempre accaduto, ha osservato, nei tempi gravi della storia. La scommessa, in fondo, è proprio questa: essere capaci di intercettare il nuovo. I settori trainanti, ha affermato, saranno la sanità, l’agribusinss, la farmaceutica, le nuove tecnologie. Saranno tutti sostenuti dalla montagna di liquidità che sta piombando sui mercati (pensiamo al Recovery plan europeo di 900 miliardi).  Improvvisamente “Sono spariti tutti i detrattori”. Certo, non si andrà da nessuna parte, ha osservato, se vincerà “il separatismo”: “chi lo pensa vive in altre epoche”. Gli stessi Stati Uniti (leggi Trump) non devono tirare la corda più di tanto con la Cina perché il Paese asiatico detiene il 30% del loro debito: le basterebbe poco per metterli in ginocchio. Anche l’entità statale cambierà pelle assumendo un ruolo nuovo, più attivo: “La Federal Reserve ha acquistato titoli di aziende private”. Il tutto in un contesto che si preannuncia “di trincea” e per l’Italia potrà tradursi in un “nuovo Risorgimento” perché “abbiamo tutte le capacità, a cominciare dalle nostre imprese emiliano-romagnole e lombarde forti di grandi professionalità e filiere intere”. Infine c’è il sistema sociale e in particolare quello sanitario, che in Europa – ha detto Martelli – è nettamente migliore di quello Usa, costoso e penalizzante per le classi più povere. Anche là, però, c’è un ripensamento: se si perderanno milioni di posti di lavoro attraverso licenziamenti facili “sarà complicatissimo rimettere in piedi in sistema”. Di qui un’ipotesi di sacrificio parziale e proporzionale per tutti, dai dirigenti delle aziende ai lavoratori: stipendi tagliati ma posti di lavoro salvati. A proposito di soluzioni. Alberto Lazzarini

 

*** scarica il pdf con le slide della presentazione

SABATO 26 SETTEMBRE 2020: ASSEMBLEA DISTRETTUALE ROTARACT

Si è svolta sulle colline bolognesi (al villaggio della salute, comune di Monterenzio) l’Assemblea Distrettuale del ROTARACT. Per Cento erano presenti il Presidente, Elisabetta SABATINI e il tesoriere, Sofia MANZALI. 

Bravissime !

SABATO 19 SETTEMBRE 2020: SINS a Bologna

Nutrita, come sempre, la presenza del nostro Club all’evento Distrettuale che si è tenuto a Bologna SINS/SEFF: Seminario di istruzione per i nuovi soci / Seminario sull’effettivo.

 

FOTO

Da sx: Carlo Negrini, Michele Montanari, Giorgio Garimberti e i nuovi soci Roberto Ferioli e Cristina Ghelfi. 

GIOVEDI’ 17/09/2020: INTELLIGENCE e ICT con il Prof. Francesco Zucconi

Serata speciale quella di giovedì scorso, dopo più di 6 mesi di assenza causa covid,  ci siamo ritrovati per una conviviale nella nostra sede storica, all’Hotel Europa; e, pur presentandoci tutti con le mascherine, e con gli opportuni distanziamenti ai tavoli, è stato molto bello rivederci.

Abbiamo avuto un relatore importante il prof. Francesco Zucconi.   Il professore ha un curriculum di tutto rispetto, il nostro presidente ce lo ha spedito via mail perché era lungo una decina di pagine.

Il prof. Francesco Zucconi è docente nel dipartimento di matematica all’Università di Udine ed inoltre ha avuto molte esperienze all’estero, particolarmente in Inghilterra; ci ha illustrato un Master organizzato presso l’università di Udine che tratta di sicurezza ed intelligence.

E’ un argomento di grande attualità anche se un po’ trascurato nel nostro paese.

Bisogna abituarsi a capire che i confini (il limes) di una nazione ormai non sono tanto le dogane, magari controllate dai militari, ma piuttosto le reti dei dati, sia dei governi che delle aziende, dati di grande importanza che possono essere rubati o manipolati.

Questo Master, con un approccio integrato e pluridisciplinare, con docenti che vengono dalle università, ma anche da apparati dello stato e dalle forze dell’ordine, mira a formare professionisti che si occupano della sicurezza informatica, molto importante anche per le aziende.

Il relatore ha dimostrato una grande passione nell’affrontare questi argomenti.

L’importanza di salvaguardare i dati, affrontare le minacce geopolitiche, la conoscenza dei territori ecc.: il vero crimine oggi è il crimine informatico.

Ci ha spiegato che la figura del matematico è importante per fare la strategia dell’intelligence e della sicurezza, non basta il tecnico che sviluppa il software.

Il relatore ci ha poi presentato le slide coi vari argomenti trattati nel Master.

La parte del diritto, ad esempio in cosa consiste la “prova” nel mondo dell’informatica;

La conoscenza della geopolitica;

Le tecniche informatiche di difesa dai cyber-attacchi;

L’intelligence economica, conoscere la concorrenza;

La difesa della reputazione sui social, sempre più importanti.

Ci ha poi mostrato i nomi di alcuni dei più importanti docenti del Master.

Concludendo, è urgente un cambio culturale per rimanere al passo coi tempi.

E’ seguito un vivace dibattito coi presenti, a conferma dell’importanza degli argomenti svolti e ci siamo lasciati dopo il suono della campana, con qualche consapevolezza, ma anche qualche interrogativo in più. Primo Zannoni

10 Settembre 2020 a Villa Chiarelli: finalmente un incontro in presenza !!!

Tornano gli incontri in presenza al Rotary di Cento. L’altra sera, a Villa Chiarelli, si è svolto il passaggio delle consegne fra il presidente uscente Carlo Rumpianesi e Michele Montanari, avvocato della città che guiderà il club fino al 30 giugno 2021.

Nel corso dell’incontro sono state illustrate le molteplici attività svolte dal sodalizio nel corso della passata annata, con molti service a favore della comunità locale, ultimo dei quali il dono di un ventilatore pressometrico all’ospedale di Cento a sostegno della lotta contro il Covid. Altrettanto impegnativo e ricco di progetti si preannuncia l’annata appena iniziata.

Video integrale cerimonia consegna Ventilatore Philips V60 plus

Mercoledì 06 Agosto 2020: donazione all’Ospedale di Cento ...

Donazione all’Ospedale di Cento di un ventilatore Philips V60 Plus 

“Le motivazioni che hanno spinto il Rotary Club di Cento ad effettuare questa donazione sono molteplici. Il primo - di fondo - fa riferimento alla stessa ragione d’essere del Movimento:  attivo nella e per la sua comunità di riferimento”.

È il primo pensiero dei referenti del Rotary Club di Cento che questa mattina alla presenza del direttore generale Monica Calamai, in diretta streaming da Ferrara, alla dirigente di direzione medica, Katia Montanari, e al direttore dell’Unità Operativa di medicina, prof. Giorgio Zoli, hanno consegnato all’Ospedale di Cento un ventilatore pressometrico.

Il ventilatore pressometrico, Philips  V60 plus, realizzato con tecnologia avanzata per la ventilazione non invasiva e invasiva per pazienti adulti e pediatrici con peso superiore ai 20 kg, può essere utilizzato in qualsiasi servizio all’interno dell’Ospedale. Funzionalità, efficacia e facilità di impiego sono le sue caratteristiche principali.

Tale dispositivo potrà implementare le dotazioni già in uso presso i reparti di degenza medica a supporto dei pazienti con funzione respiratoria molto compromessa, per i quali trova indicazione la NIV (ventilazione non invasiva), con modalità BiPAP o CPAP. Trattasi di modalità incruenta (non invasiva) di assistenza alla ventilazione polmonare del paziente che si presenta insufficiente per questa funzione, senza ricorrere alla tracheostomia o all’intubazione oro-tracheale.

Di valore pertanto sia nella risposta all’emergenza COVID ma anche in prospettiva, a supporto del trattamento di casi clinici caratterizzati da grave insufficienza respiratoria, non solo secondaria a quadri di polmonite severa (come quella COVID correlata) ma anche a condizioni di riacutizzazione e scompenso in pazienti, ad esempio, affetti da BPCO (broncopenumopatia cronica ostruttiva), malattie neuromuscolari o insufficienza cardiaca.

“La pandemia non ha fatto altro che mettere in luce quello che c’è sempre stato: la grande dedizione dei nostri professionisti. Non sono eroi solo ora, ma sono eroi da sempre e questo prevale su ogni cosa. E’ Monica Calamai, direttrice generale dell’Azienda USL di Ferrara, che ha partecipato in diretta streaming  all’incontro di consegna del Ventilatore.  Averci creduto e crederci in questa nostra “popolazione sanitaria”, permette al nostro sistema sanitario di reggere, come ci è stato possibile con questa emergenza, di grande portata e mai affrontata in precedenza. Inoltre, la coralità della popolazione civile, come sta facendo in questo caso il  Rotary Club di Cento, che si è mosso con spirito di servizio per la sanità e la popolazione locale, diventa un ulteriore rinforzo per la nostra comunità e, grazie all’attenzione dei professionisti,  nell’indirizzare quanti vogliono contribuire per le tecnologie utili, come fatto dal Prof. Giorgio Zoli, diventa un grande valore aggiunto per l’Ospedale di Cento. Il SS. Annunziata è determinante nella rete degli ospedali della nostra provincia e tra gli obiettivi di questa direzione vi è l’intenzione di rinforzare anche altri servizi affinché diventi sempre più punto riferimento la popolazione del ferrarese ma non solo”.
Innumerevoli, sono i service e i progetti realizzati dal Rotary Club di Cento, dalla sua fondazione, a sostegno della popolazione e in particolare delle fasce più deboli.

“Nel caso specifico, all’inizio della pandemia -come ricorda Carlo Rumpianesi  Presidente Rotary Club di Cento annata 2019/20  - il Consiglio direttivo, e i soci del Club furono unanimi nel decidere di dedicare tutte le risorse a disposizione per effettuare dei service sul territorio. Così, da subito il Club individuò due destinatari istituzionali: l’Ospedale di Cento e Sant’Agostino Soccorso. Avendo la fortuna di avere nel suo organico diversi medici fra i quali il prof. Giorgio Zoli, primario a Cento, ci è stato possibile identificare quali strumentazioni potevano essere utili per l’Ospedale SS. Annunziata anche nel post pandemia.  Fu quindi individuato il Ventilatore Philips V60 Plus. La macchina è costruita negli USA e, stante la situazione mondiale, il Rotary centese è riuscito ad averla solamente ora, ma, ben felici, la mettiamo a disposizione della nostra comunità. Per quanto riguarda Sant’Agostino Soccorso, si ricorda invece che il 9 maggio scorso si sono  consegnate due macchine per la sanificazione ad ozono delle ambulanze”.

Per il nostro Club erano presenti il Presidente 2019/20 Carlo Rumpianesi, il Vicepresidente Claudio Sabatini, il segretario Alessio Cremonini e il Prof. Giorgio Zoli in … “doppia veste” ( Rotary/Ospedale).

Mercoledì 22 Luglio 2020: Momento sfavorevole o opportunità?

Serata importante quella di mercoledì scorso, dopo 4 mesi e mezzo ci siamo ritrovati faccia a faccia, o “in presenza” come si usa dire !!!  L’attività del Club non si era mai fermata grazie alle videoconferenze, ma di persona è un’altra cosa.   L’occasione è stata l’iniziativa del Club di San Giorgio di Piano “Giulietta Masina” che ogni anno, in questo periodo, promuove un Interclub con una conferenza di carattere economico.

Quest’anno, per i noti problemi relativi al corona-virus, non si è potuto fare un incontro troppo numeroso, così il Club organizzatore ha invitato solo il nostro in quanto siamo stati il club padrino che ha patrocinato la fondazione del  “ Giulietta Masina” nel Giugno del 2010.

L’incontro si è svolto nella prestigiosa sede del Zanhotel al Centergross, al bordo della magnifica piscina. Nel rispetto delle precauzioni siamo arrivati tutti con la mascherina, ed i posti erano opportunamente distanziati.

Dopo gli inni ci sono stati i saluti; del presidente del club ospite Giovanni Corona, del nostro presidente Michele Montanari e del Past Governor Maurizio Marcialis. Nell’occasione dell’incontro è stato conferito il PHF all’avv. Federica Ghetti.

E’ seguita un’ottima cena, alla fine della quale c’è stato l’importante intervento del consulente finanziario Giulio Maimura che ha raccontato la storia delle vicende finanziarie degli ultimi dieci anni. Ha esordito con una frase attribuita a Lenin che potrebbe essere ripresa naturalmente in un contesto completamente diverso: ci sono decenni in cui non succede niente e poi ci sono settimane in cui accadono decenni.

Ha iniziato a raccontare la crisi finanziaria del 2008, molto preoccupante, iniziata negli Stati Uniti col fallimento di molte banche e che poi si sviluppò a livello mondiale; si sparse il panico e ci furono veri crolli dei valori azionari anche in Italia. Ci furono alcuni anni di instabilità e nel 2011 si parlò addirittura di crisi dell’euro. Nel 2015 fu poi il turno della Cina che ebbe una battuta d’arresto nella crescita. Nel 2016 ci fu la votazione per la brexit. Ogni volta le borse ebbero dei forti sobbalzi. Arrivammo anche ad avere tassi negativi. Nel 2016 però il Dow Jones aveva superato i 17.000 punti. il 2017 fu un anno fiacco ma con buoni rendimenti. Il 2018 è stato un anno di perdite generalizzate ma con il Dow Jones che continuava ad aumentare e molti mettevano in guardia per i rischi. Il 2919 contro le previsioni c’è stato un buon periodo e il Dow Jones arrivato a 29.000. La storia ha mostrato molte cadute ma con buoni recuperi. Nel 2020 c’è stata la crisi con l’Iran, lo scontro di Putin con l’Arabia Saudita per il prezzo del petrolio che è crollato da 70 dollari al barile a zero.

Ora è scoppiata una crisi sanitaria ed una conseguente crisi economica senza precedenti. Per fortuna non c’è stata crisi finanziaria, nel tempo le banche si sono sapute rinforzare.  Siamo comunque entrati in una recessione senza precedenti. I mercati in America hanno perso il 40%. Bisogna però ricordare comunque che l’indice di borsa sp500 in 90 anni è aumentato del 1300% che vuol dire circa un 10% annuo. Il relatore ha invitato ad avere un pensiero positivo.  Il mercato si è ripreso, ci si augura che venga trovato il vaccino. La ripresa comunque sarà lenta, si parla che si tornerà alle condizioni precovid alla fine del 2022. Permangono diverse incognite, le guerre commerciali Cina USA, le elezioni in USA, lo sviluppo del covid . Il relatore ci ha poi spiegato che per investire bene bisogna usare il Market timing, ovvero sapere quando comprare o vendere nel momento giusto, evitando l’emotività. La paura di perdere fa fare grossi errori. Individuare il momento giusto è però la cosa più difficile. Una indagine rivela che in 15 anni chi è stato fermo ha avuto un ritorno del 10%, l’investitore medio invece molto meno. In definitiva non bisogna perdere la fiducia, le banche ora sono solide, il tempo è il nostro migliore alleato. Il relatore ha concluso con un massima di Warren Buffet: i mercati finanziari servono a trasferire ricchezza dagli impazienti ai pazienti.

Alla fine dell’interessante conferenza ci siamo lasciati al suono della campane dandoci appuntamento a Settembre. Primo Zannoni.

Giovedì 16 Luglio 2020: parliamo di COVID con il Prof. Giorgio ZOLI

Covid

Avanti, ma con giudizio

Giorgio Zoli fa il quadro della situazione

Secondo incontro dell’annata 2020-21 e ... spazio alla salute o, meglio, alla situazione sanitaria del post (si spera) Covid. Protagonista della riunione - a distanza, questa volta - era l’amico Giorgio Zoli, responsabile della Medicina interna della ASL di Ferrara, professore, direttore del Centro di diagnosi e cura delle malattie infiammatorie dell’intestino.

Presentato dal presidente del club Michele Montanari, che ha coordinato l’incontro, il Prof. Zoli ha svolto un’approfondita disamina dei terribili mesi vissuti da tutta la nostra gente, da tutti noi, intimoriti dal coronavirus dilagante. Ha ricordato, in particolare, le prime settimane del contagio quando ancora l’Ospedale di Cento poteva ospitare (come tutti i nosocomi) i malati di Covid o presunti tali. Poi la saggia decisione di creare ospedali Covid; il SS Annunziata, come è noto, non era e non è fra questi. Erano i tempi in cui le mascherine erano poche, i camici ancora meno e le visiere stavano per essere inventate (e presto arrivarono) grazie ai “giovani centesi” coordinati dal nostro instancabile Nicola Fabbri.

Un po’ per fortuna e un po’ per capacità, la nostra provincia ha scansato un numero ben maggiore di casi di contagio e ora, come ovunque e non solo in Italia, la popolazione deve prestare particolare attenzione ad evitare gravi ricadute. La ricetta, ha sempre ricordato il Prof. Zoli, è tutto sommato semplice: usare la mascherina quando occorre, stare distanziati, lavarsi spesso le mani. Le stesse conviviali possono svolgersi ma in sicurezza e utilizzando ...più tavoli del solito. In definitiva bisogna mantenere quasi due metri di lontananza. Tutto ciò in un contesto che vede il virus oggettivamente meno aggressivo ma di certo non scomparso. Non è poi nemmeno da prendere in considerazione la favola (pericolosissima) messa in giro da chissà chi secondo cui il coronavirus sarebbe una bufala, magari inventata da qualche governo: ma in questo caso basta chiedere, per saperne di più al riguardo,  ai familiari di centinaia di migliaia di morti per contagio e ancora di più ai familiari dei medici deceduti per assistere il prossimo.

Le notizie positive, infine, vengono anche dalla capacità di curare di più e meglio i malati, in attesa del vaccino.

Il dato generale, confermato da Giorgio Zoli, è che il nostro Paese, pur con difficoltà evidenti ed errori, ha saputo reagire alla gravissima emergenza e di certo non ha fatto peggio di moltissimi altri. O di tutti gli altri? Alberto Lazzarini

Giovedì 9 Luglio 2020: al via l’annata 2020/21, si comincia da San Biagio

San Biagio è sempre San Biagio, si potrebbe dire. La basilica dedicata al patrono dei centesi è apparsa ancora più bella del solito, ieri, quando - quasi al tramonto- ha ospitato la messa d’inizio annata del nostro Rotary. Un po’ come per il primo giorno di scuola, gli “studenti” rotariani hanno preso posto nei banchi e hanno assistito attenti al rito celebrato da monsignor Stefano Guizzardi. Erano però distanziati, i rotariani, e muniti di mascherine. Molti i partecipanti, la loro grande vitalità traspariva dagli occhi e dalle braccia che gesticolavano più del solito. In effetti la gioia era tanta e con essa la voglia di “materialità”, di stare insieme, magari di toccarsi (ma non è ancora possibile!). Intanto, però, ecco un primo ...acconto di normalità; una normalità confermata dalle splendide musiche e dalle altrettanto splendide voci che hanno accompagnato la messa: protagonisti, lassù sul “balcone” barocco, Nicola Fabbri all’organo e il quartetto vocale Maurizio e Loretta Dinelli & Guido e Cristina Gilli. Al...pianterreno,  si alternavano intanto al microfono il neo presidente Michele Montanari e Alessia, neo...padroni di casa rotariani, da tempo giustamente immedesimati nella parte, attivissimi e pronti a sfornare idee e progetti a go go.

È stato dunque piacevole vivere insieme questo primo incontro nel segno della spiritualità e del localismo migliore: come dire rivolgere  un pensiero in Alto, riconoscente,  e un altro a ricordare, davanti a San Biagio e San Michele Arcangelo (protettore a sua volta della città), la presenza attiva del nostro Rotary nella e per la comunità.

Non solo: bene ha fatto monsignor Guizzardi (sempre vicino al nostro club) a ricordare il120esimo anniversario della martirizzazione di Sant’Elia Facchini, di Reno Centese, testimone non solo di quel tempo (l’inizio ‘900 in Cina fu terribile) ma anche di una volontà trasversale nel tempo di svolgere la missione, testimoniando una fede fatta di prossimità alle persone. Alberto Lazzarini

Giovedì 2 Luglio 2020: passaggio consegne ROTARACT

Giovedì 2 Luglio i nostri ragazzi del ROTARACT di CENTO si sono ritrovati a Bologna con altri Rotaract di altri club per fare il classico passaggio di consegne.

Martina RIZZONI ha passato il comando ad Elisabetta SABATINI.

25 Giugno 2020: Passaggio di consegne

Passaggio delle consegne, l’altra sera, al nostro Rotary. L’avvocato Michele Montanari è il nuovo presidente del club per i prossimi dodici mesi. E’ subentrato a Carlo Rumpianesi che ha guidato il sodalizio in un’annata non esattamente facile per gli effetti di un virus che ha fortemente ostacolato l’attività.    Il passaggio è avvenuto in modo inusuale, in videoconferenza, ma non per questo è risultato meno emozionante e ricco di interesse, curiosità, informazioni e coinvolgimento per i soci, non pochi dei quali si sono presentati nelle finestre della griglia della piattaforma Zoom accompagnati dalla o dal consorte. Va da sé che per mille altri motivi avremmo voluto partecipare a questo evento …dal vivo ma la cautela – giusta – ha indotto a procedere a distanza, come del resto hanno fatto molti altri club del Distretto.

Carlo Rumpianesi è stato un bravissimo presidente. Lo hanno riconosciuto tutti perché ha offerto le sue grandi capacità (e tanta disponibilità) cogliendo gli obiettivi del nostro club; obiettivi che sono a loro volta emersi a vario livello: di Area, distrettuale ed oltre. Il nostro è un grande club.

Nonostante le difficoltà enormi marcate Covid, il nostro Rotary ha svolto una serie importante di service a favore della comunità, a cominciare da quelli a sostegno dell’emergenza sanitaria con l’acquisto di un respiratore polmonare di ultima generazione per l’ospedale centese e di un quantitativo di mascherine; inoltre sono stati donati (unitamente al Comitato consorti) due generatori di ozono a Sant’Agostino Soccorso e due tablet al pensionato “Cavalieri”, oltre ad alcune migliaia di euro in buoni spesa a famiglie bisognose dell’area. Di rilievo la consegna del Premio “Franco Zarri” a favore di un meritevole studente universitario di ingegneria e del Premio al volontariato, quest’anno assegnato al gruppo di giovani che gestisce il cinema “don Zucchini”. Ma la lista è lunghissima, testimoniata anche dall’ottimo filmato fatto scorrere da Carlo con il quale ha riproposto le tappe salienti dell’annata, i service, gli incontri, gli obiettivi e con essi i valori.

Carlo, dunque, ha condotto la serata in scioltezza con a fianco la – a sua volta bravissima – Claudia.

Si è anche proceduto alla spillatura di una socia (un record l’ingresso in videoconferenza!): è la giovanissima e bravissima Cristina Ghelfi, apparsa in video al fianco di mamma e papà (una roccia rotariana, punto di riferimento di club e distretto).

Lo scambio del collare è poi avvenuto in…registrata: Carlo e Michele, infatti, si erano ritrovati nei giorni precedenti per poter procedere nell’operazione-simbolo dello scorrere della ruota rotariana; insieme a loro, naturalmente, Claudia e Alessia.

Ricevuto il…segno del comando, Michele ha salutato gli amici e ha subito annunciato i primi incontri della nuova annata: a Carlo il ringraziamento più sentito e a Michele l’augurio più vivo di proseguire sulla strada gloriosa del club.   Ma non c‘è stato un solo Passaggio delle consegne. Anche il ruolo di Assistente del Governatore, infatti, era quest’anno interessato; questa carica, infatti, ha la durata di tre anni. Chi vi scrive ha ceduto il passo a Michele Poccianti, del club Ferrara est, un amico e socio…quasi centese visto che ha sposato una centese (Annarita Negrini) e vive a Renazzo. Una scelta felice, quella di Michele, da parte del Governatore Adriano Maestri: il neo nominato è infatti capace, attivo, da tempo immerso nella parte, disponibile. Coordinerà al meglio i sette club dell’Area estense. Personalmente non posso che ringraziare il mio club, Cristina per avermi seguito e consigliato, e naturalmente il past governor Maurizio Marcialis per avermi consentito questa splendida opportunità che è stata un premio – va detto perché è la verità – anche per il nostro club. Ho conosciuto meglio i nostri sodalizi, i soci, il Distretto, insomma il Rotary e cioè questo grande movimento che si batte ed opera per il progresso dell’uomo a 360 gradi. Viva il Rotary. Alberto Lazzarini

Giugno 2020: service alla sala da the

18 Giugno 2020: Premio volontariato + Pera Moscatella.

Sono i giovani conduttori del Cinema-teatro don Zucchini di Cento i vincitori del “Premio al volontariato” organizzato dal nostro Rotary da molti anni. A questo gruppo di ragazzi, tutti di età inferiore ai trent’anni, si deve il ritorno dei film in città nel bel contenitore di via Guercino, ristrutturato una ventina di anni fa grazie all’indimenticato monsignor Salvatore Baviera. Le proiezioni, che risalivano agli anni ’50 ma poi interrotte, iniziarono di nuovo nel 2010, grazie alla donazione di attrezzature professionali ad opera della signora Cristina Fava.

La cerimonia premiazione è avvenuta l’altra sera in videoconferenza ma con la consegna effettuata in precedenza e in presenza, proprio all’interno del “don Zucchini”. Il presidente del club Carlo Rumpianesi (gli era accanto Oliva Vultaggio Malaguti) ha sottolineato la proficua attività svolta dal gruppo (25 volontari) e Marco Tassinari, uno dei suoi rappresentanti, ha ringraziato il Rotary e ha illustrato i momenti salienti di questa vera e propria avventura, fortemente positiva, che consente (in tempi normali…) a 99 persone di assistere comodamente alle proiezioni in un ambiente confortevole, “anzi familiare”. Ai ragazzi il club ha consegnato una Targa e un assegno di 1.000 euro.

E’ seguita una conferenza che rappresenta il seguito di un importante progetto tutto rotariano che fa riferimento all’iniziativa del Rotary internazionale che due anni fa chiese di piantare un albero per ogni rotariano. Il nostro club, grazie in particolare a Rino Ghelfi, optò per la pianta della pera moscatella, che era pressoché scomparsa. I docenti universitari Luca Dondini e Vincenzo Ancarani hanno parlato del recupero di questa particolare specie ...made in Renazzo. Ancora Rino guidò la…ricerca della mitica pera e così furono rinvenuti alcuni esemplari, studiati presso l’università di Bologna. Ora le piante sono un centinaio, 80 delle quali a Renazzo in carico alla Pro Loco, intervenuta all’incontro con il vice presidente Gianluca Panzacchi. L’obiettivo è la salvaguardia e lo sviluppo di questa qualità di pera, molto gustosa, che matura in una quindicina di giorni e dev’essere consumata molto rapidamente (2-3 giorni). Della pera moscatella si hanno notizie in letteratura, fin dai tempi dei romani grazie a Plinio il vecchio, e in pittura. L’università di Bologna sta dunque effettuando un’importante ricerca legata al miglioramento genetico della nostra pera e in sostanza aiuta fortemente il mantenimento della specie, la salvaguardia delle tradizioni e la difesa dell’agrobiodiversità. Dite poco? Alberto Lazzarini

12/06/2020: Domani è Oggi – Atto Finale.

Ecco la relazione di Martina Rizzoni del nostro Rotaract, che ha fatto un intervento sui disturbi alimentari (da 1.43'51" a 1.56'32"). E' stata davvero brava, merita di essere riascoltata in streaming soprattutto per gli spunti che dà sull'insorgere di questo problema, e può essere di aiuto anche ad altri genitori.

https://us02web.zoom.us/rec/play/v8F_d7iu_2o3HIKWsgSDC_ctW43ueP-s1Ske-qVbzB23ViMANAakZuAaMLFMfxQl5WWw8dFUTSTmrEad?continueMode=true&_x_zm_rtaid=jLuKnkyvQ1uIrU6O7rghbA.1592236847792.50290c78a1cf310d6074658c01d8318d&_x_zm_rhtaid=587

 

12/06/2020: Assemblea Distrettuale

Per chi non ha potuto essere collegato ed assistere all'Assemblea Distrettuale, ecco il link al video integrale dell'evento.

Di particolare interesse la relazione del nostro Presidente Incoming, Michele MONTANARI (da 1.30'05" a 1.44'.20")

 

Buona visione

11 Giugno 2020: Premio Franco ZARRI

E’ Alina Chiruta la vincitrice del Premio “Franco Zarri”, assegnato dal nostro Rotary e dalla famiglia Zarri a uno studente universitario delle facoltà di ingegneria o architettura che si sia particolarmente distinto. La cerimonia, che si è svolta ieri sera in videoconferenza, è stata anche l’occasione per trattare alcuni temi legati alla vita e all’attività degli atenei, in particolare quello di Ferrara, rappresentato dal Prorettore (delegato alla didattica) Giacomo Zanni.   Coordinato dal presidente Carlo Rumpianesi, l’incontro, come si diceva, è tradizionale per il nostro sodalizio, visto che risale al 1998 la prima edizione dedicata all’indimenticato governatore centese, immaturamente scomparso, ingegnere (a lui si deve la ristrutturazione di palazzo del Governatore di Cento) e docente universitario.

La selezione dei partecipanti al concorso era stata ancora affidata a ER.Go. l’azienda regionale per il diritto allo studio, intervenuta con la direttrice Patrizia Mondin. Hanno preso parte alla riunione la vedova di Franco Zarri, la nostra cara Mimma e i figli Michele, Nicola e Luca che in conclusione ha voluto ringraziare il club per l’iniziativa e il ricordo del padre.   La vincitrice, una giovane studentessa di origini moldave in Italia dall’età di sei anni, ha naturalmente ringraziato per il premio (2.000 euro) e, presentando il ragazzo al suo fianco, ha annunciato di averlo sposato in settimana: doppia festa!

La relazione-base, come si diceva, era stata affidata al prof. Giacomo Zanni, incentrata sulle difficoltà incontrate a seguito del Covid, particolarmente forti in alcune attività come ad esempio lo svolgimento dei tirocini ma anche le esercitazioni, gli stessi esami e le tesi. Molto interessante il risultato di un articolato questionario sottoposto agli universitari dell’ateneo estense. Il 50% giudica positiva la didattica a distanza, appena il 15% no: “Si tornerà alla normalità ma la nuova metodologia presenta elementi di positività”. Cosa è mancato di più? Il confronto con i compagni, la presenza fisica, lo stimolo delle lezioni “reali” e sentirsi parte di una comunità. Gli aspetti invece più apprezzati sono il poter mettere in pausa le registrazioni e risentire i vari passaggi; la flessibilità degli orari, il risparmio nei costi. Il 60% ritiene che il vecchio metodo debba integrarsi col nuovo. Quanto all’Università, ha concluso Zanni, il futuro sarà caratterizzato da pragmatismo e apertura al nuovo. Alberto Lazzarini

04 Giugno 2020: incontro con Massimiliano Giansanti - Confagricoltura

Oltre 100 rotariani, fra cui il Governatore Angelo Angrisano e tanti soci del Rotary Club di Cento capitanato dal Presidente Carlo Rumpianesi, hanno partecipato all’interessante interclub in video in cui ospite è stato il dott. Massimiliano Giansanti Presidente nazionale di Confagricoltura.

La deglobalizzazione, ha esordito il dott. Giansanti, era iniziata prima della pandemia di Covid-19. Il mondo dopo il coronavirus non sarà lo stesso, ma non per via del virus. Il coronavirus ha solo accelerato – e, forse, reso irreversibile – processi che già premevano su uno dei pilastri della globalizzazione: quello della produzione.  La globalizzazione, insomma, funziona finché funziona. Se si inceppa è il caos. L’Italia in campo agricolo non è autosufficiente; solo il 75% del fabbisogno nazionale è coperto da produzioni nazionali quindi per il rimanente dipendiamo da altri. In piena crisi però il settore agricolo non si è fermato e ha dimostrato quanto questo settore sia importante dal punto di vista economico, sociale e politico; una nazione forte, ha proseguito Giansanti, necessita di una agricoltura forte. Quando questa pandemia finirà probabilmente cambieranno gli stili di vita delle persone e i modelli alimentari per cui i governi dovranno indicare quali priorità saranno necessarie per fare fronte a questi cambiamenti.

Le nuove tecnologie, la ricerca e il digitale sono opportunità da sfruttare al massimo anche nel settore dell’agroindustria. Le applicazioni delle nuove tecnologie nelle attività agricole sono molte: grazie ad esse, per esempio, l’imprenditore agricolo riesce a programmare meglio le produzioni tenendo conto degli effetti del cambiamento climatico. Giansanti ha ricordato che l’agricoltura non è il settore che danneggia maggiormente l’ambiente ma che il green new deal (la “risposta”, con misure concrete, nuove leggi e investimenti da realizzare nei prossimi trent’anni, all’emergenza dei cambiamenti climatici) è un progetto anche per il settore dell’agroindustria.

Il Presidente di Confagricoltura, concludendo la sua relazione, ha ribadito che per essere competitivi in Europa e nel mondo e non dipendenti da politiche agricole altrui, è necessaria una strategia nazionale che da troppi anni, purtroppo, manca in Italia. L’Italia è uno dei pochi paesi al mondo caratterizzato da una multiproduzione di beni primari per cui le possibilità di incrementare la produzione agricola e l’export ci sono tutte: basta coglierle.

Sabato 09 Maggio 2020: donazione a Sant’Agostino Soccorso

Oggi, 9 maggio il Rotary Club di Cento e il Comitato Consorti rappresentati rispettivamente da Carlo Rumpianesi e dalla sua consorte Claudia Martelli, hanno consegnato a Sant’Agostino Soccorso due ozonizzatori, alla presenza del Presidente di Sant’Agostino Soccorso Daniele Taddia, del Sindaco Terre del Reno Roberto Lodi e dell’Assessore Michele Lodi.

Presenti anche per il Club Claudio Sabatini e consorte Barbara e Claudia Balboni.

Gli ambienti ospedalieri e sanitari, e in particolar modo le ambulanze, rappresentano il maggior rischio di contagio fra tutte le classi ambientali riconosciute.   La sanificazione delle ambulanze diventa fondamentale nel contesto attuale di pandemia Covid 19, per garantire la sicurezza dei malati trasportati e in particolare la sicurezza degli operatori che tanto stanno facendo nella lotta al Coronavirus,   Il Rotary di Cento insieme al Comitato Consorti hanno voluto dare il proprio supporto a Sant’Agostino Soccorso, importante realtà del nostro territorio donando N° 2 generatori di OZONO per sanificare le ambulanze: è un modo per ringraziare Santagostino Soccorso e i suoi operatori volontari per il grande lavoro che stanno facendo e per dire loro FORZA noi siamo con voi!

Ringraziamo OzonoBologna per la fornitura agevolata delle macchine e un grazie particolare a Elisabetta Sabatini che ha curato la parte video fotografica dell’evento.

06 Maggio 2020: incontro con Davide Giacalone

Interessante serata con tanti club e tanti soci collegati in video, fra cui il nostro Presidente Carlo Rumpianesi, per ascoltare il giornalista, saggista, scrittore e opinionista televisivo Davide Giacalone.

Il giornalista Giacalone, con un passato alla segreteria di politici di fama e con una importante amicizia con Vincenzo Muccioli, partendo dal suo libro “Le ali all’Italia” ha intrattenuto gli ascoltatori dando il proprio punto di vista sulla situazione economica italiana.   Il nostro debito pubblico, che era già alto ed era associato ad una una debole crescita, per effetto di questa crisi, aumenterà fortemente per cui è necessario puntare sulla crescita economica. Per crescere però è fondamentale eliminare le arretratezze consolidate dell’Italia.   Proteggere le aziende che producono, intercettare la grande liquidità messa a disposizione dall’Europa e darla in modo veloce alle imprese senza l’inutile burocrazia “borbonica” che premia chi sta fermo e non chi si assume i rischi del fare: ecco alcune cose da fare subito. Giacalone ha portato l’esempio del ponte di Genova, ricostruito a tempo di record, avendo utilizzato il codice d’appalto europeo e non quello italiano ripieno di lentezze.

Se si vuole crescere non si deve portare il patrimonio privato a soccorso del debito pubblico ma favorire fiscalmente chi investe i propri soldi nella produzione e ridimensionare l’apparato statale cercando di digitalizzare non la pubblica amministrazione esistente ma usare il digitale per cambiare il lavoro, i servizi e l’utilità. A fine anno l’Eurosistema avrà il 25% del debito pubblico italiano e questo fatto non è altro che la mutualizzazione del nostro debito senza il quale l’Italia sarebbe in forte difficoltà per cui è importante che i nostri politici non mettano in discussione la copertura europea e provvedano una efficiente gestione delle risorse che arrivano.

06 Maggio 2020: incontro con Stefano BONACCINI

Tanti i soci del Rotary Club di Cento, unitamente ad altri 530 soci appartenenti ai vari club del Distretto 2072, ad ascoltare Stefano Bonaccini, Presidente dell’Emilia Romagna, in una web conference organizzata dal Governatore Angelo Andrisano.

Il Presidente Bonaccini, prima di parlare delle tante iniziative che riguarderanno, non solo la fase 2 ma anche la fase 3 dell’Emilia Romagna, ha voluto ribadire che, grazie all’iniziative prese, la situazione sanitaria sta migliorando e la regione Emilia Romagna risulta prima in Italia nel rapporto fra contagiati e guariti. Questo ci può far guardare al futuro con cauto ottimismo.   Bonaccini davanti ad un attento auditorio, ha ringraziato i tanti privati, associazioni come il Rotary, aziende, che hanno provveduto a fare donazioni a favore degli ospedali regionali: oltre 80 milioni di euro raccolti, che pongono l’Emilia Romagna al primo posto nel rapporto abitanti e fondi raccolti.   Per rilanciare l’economia regionale, ha proseguito Bonaccini, sono necessari la liquidità e un piano di investimenti. Ecco il “bazooka di Bonaccini”: un piano regionale di investimenti triennali per 14 miliardi di euro.

Sviluppo della banda ultra larga necessaria alle scuole e alle imprese, sviluppo delle infrastrutture, il più presto possibile nella costa romagnola, fondamentale per cercare di rilanciare il turismo che rappresenta una delle principali ricchezze regionali; sbloccare la Cispadana e il passante di Bologna, ecco alcune cose da fare cercando di mantenere però un’identità “green”.   Nel breve termine Bonaccini ha ribadito inoltre, la possibilità, se la curva epidemiologica non si alza, di una ripartenza anticipata di bar, ristoranti e di altre attività rimaste oggi chiuse, compresa la riapertura degli stabilimenti balneari; il tutto senza dimenticare le norme comportamentali di sicurezza e distanziamento che, ci dovranno accompagnare ancora per qualche tempo.

Prossimo incontro dei rotariani con Bonaccini sarà durante il Congresso Distrettuale in cui parlerà del suo libro in fase di pubblicazione.

20 Aprile 2020: INTERCLUB in videoconferenza con Paolo BOCCARDELLI

Oltre 50 Rotary Club tra cui il Rotary Club di Cento collegati in videoconferenza per ascoltare una relazione di economia dal titolo “Covid-19: cosa cambia per la produzione italiana e quali opportunità?” tenuta dal Prof. Paolo Boccardelli – Direttore della Luiss Business school.

Boccardelli ha iniziato la serata con una lucida analisi della attuale situazione nata dal lockdown dell’Italia e ha poi proseguito cercando di individuare gli elementi di cambiamento che potrebbe avvenire.

A tal proposito si riporta il commento del Prof. Boccardelli pubblicato su Affari & Finanza, il 6 aprile 2020 .

Il coronavirus potrebbe costare all’economia globale ben più dei 2,7 trilioni di dollari inizialmente stimati. Nel nostro Paese, per fare un esempio, le vendite di automobili sono precipitate a marzo dell’85%, mentre per gli Stati Uniti il più recente report di Goldman Sachs stima una contrazione del PIL del 34% nel secondo trimestre. Quello a cui stiamo assistendo viene definito in letteratura un “Cigno Nero” o “Environmental Jolt”, una discontinuità in natura, un evento non facilmente prevedibile il cui comportamento e i cui effetti non sono stimabili ex ante, ma osservabili solo ex post.

L’emergenza Covid-19 è una crisi globale, trasversale e che produce uno shock sia sul lato della domanda che su quello dell’offerta: sebbene sia ancora presto per qualificarne in modo netto gli impatti, il dibattito sulla loro durata e profondità è molto acceso.

Gli effetti del coronavirus sull’economia globale

Il primo e forse più evidente effetto è il possibile cambiamento della globalizzazione. In questi anni abbiamo assistito alla delocalizzazione di numerose attività produttive in aree a elevata concentrazione industriale, spesso in Paesi emergenti, a basso costo e alta specializzazione, in grado di garantire significativi livelli di investimenti, il raggiungimento di importanti economie di scala e produttività. Questo ha portato alla creazione di piattaforme industriali regionali e allo sviluppo di un’offerta specializzata di servizi che rendono possibile l’integrazione fra queste piattaforme e le catene che arrivano fino ai mercati di sbocco.

Questo modello è risultato estremamente vulnerabile all’attuale crisi: secondo l’Institute for Supply Management, il 75% delle aziende ha subito dal coronavirus un impatto estremamente rilevante nella catena di approvvigionamento. La risposta a cui assisteremo sarà inevitabilmente caratterizzata da alcune mosse: reshoring, almeno in parte, di alcune catene produttive, sviluppo di nuovi insediamenti produttivi più vicini ai mercati di utilizzo, nuove alleanze e partnership con operatori locali e in definitiva un ripensamento del modello spinto di globalizzazione a cui abbiamo assistito in questo ultimo decennio.

Il reshoring è un tema chiave, al centro delle analisi di aziende e decisori: secondo un recente rapporto di Bank of America, l’80% delle multinazionali ha studiato un piano di rimpatrio di parte della produzione, mentre più di un governo valuta favorevolmente sconti, fiscali e contributivi, e taglio del costo del lavoro per le imprese che effettuino “back-reshoring”. I settori potenzialmente interessati sono l’hi-tech, l’automotive, il tessile, il farmaceutico e l’arredo: è chiaro che sono processi lunghi e complessi, ma probabilmente inevitabili.

Vale tuttavia la pena sottolineare che il reshoring non si attua esclusivamente con agevolazioni, ma approntando un ecosistema industriale e manifatturiero che possa competere con le altre aree del mondo. E questo in Italia implica fare delle scelte rilevanti per adeguare le infrastrutture (logistiche, energetiche e digitali) ai benchmark più elevati.

Accelerare la trasformazione digitale: banda ultra-larga, 5G, formazione

Un altro fenomeno rilevante è l’accelerazione dei processi di trasformazione digitale e culturale in tutti i campi, dalla formazione alla cultura allo shopping: questo esperimento sociale “forzato” è una via senza ritorno, perché anche quando si ritornerà alla vita normale difficilmente si vorrà rinunciare ai benefici del digitale. Passeremo dalla società post-industriale, a quella digitale e infine alla data-driven society senza avere tutto il tempo che avremmo voluto concedere alle persone e ai lavoratori per abituarsi alla società dei big data e dell’intelligenza artificiale. Un’esperienza che, per forza di cose, richiederà di accelerare ulteriormente sullo sviluppo delle infrastrutture digitali (banda ultra-larga e 5G) e sul supporto alla formazione del capitale umano.

La velocità di trasformazione genererà complessità enormi anche alle autorità di regolamentazione, le quali rischiano di non riuscire a comprendere in tempi adeguati la nuova realtà e a risolvere temi chiave quali diritto alla privacy, protezione dei dati, cybersecurity e proprietà intellettuale nell’economia digitale. Si dovrà per forza di cose saltare nel buio e piano piano illuminare lo spazio digitale aperto dalla nuova economia post Covid-19.

Ma gli effetti possono andare anche oltre e muoversi in territori più ampi. Certamente cambierà la visione del Servizio Sanitario Nazionale, di quanto sia di valore un sistema universale come il nostro, che garantisce il diritto alla salute a tutti i cittadini, e di quanto sia necessario investire, sostenibilmente, in questo settore per mantenere il sistema di welfare alla base della nostra società.

Coronavirus: il ruolo dell’Unione Europea

Questa emergenza, infine, non potrà che arricchire, usando un eufemismo, il dibattito tra sostenitori dell’Unione Europea e sovranisti. Un dibattito che dovrà interpretare alla luce degli eventi il ruolo che può giocare per la stabilità e lo sviluppo della area Europea una politica di maggiore integrazione e di risposta coordinata sia dal punto di vista sanitario sia da quello economico. A oggi l’unico vero segnale rimasto dell’esistenza della UE è la moneta unica: senza un passo avanti verso gli Stati Uniti d’Europa, gli effetti le conseguenze a lungo termine del cigno nero potrebbero essere ancora più profonde.

15 Aprile 2020: INTERCLUB in videoconferenza con Alessandro Meluzzi

"Contagio. Dalla peste al Coronavirus", questo il titolo della conviviale online da record tenutasi ieri sera, promossa dal Rotary club Cervia-Cesenatico, in cui anche il Rotary Club di Cento è stato protagonista. Era presente anche il Governatore del distretto Emilia-Romagna-San Marino, Angelo Andrisano. I collegamenti hanno sfiorato le 450 presenze (53 i club collegati da tutta Italia e dal sud America), rimaste costanti per tutta la serata, visto anche l'ospite d'eccezione, il noto psichiatra e opinionista Alessandro Meluzzi. Durante l'incontro è stata anche avviata una raccolta fondi in favore del Banco alimentare.

"Mai disperare - ha detto in avvio di relazione Meluzzi - Sono stato spesso ospite di club Rotary, ma mai ho avuto 450 persone presenti. Quindi, guardiamo avanti con fiducia. Fare il bene è meglio che fare il male…..Non c'è tragedia da cui non nasca qualcosa di buono. Dal male viene sempre un bene".

Anche in questa riunione è stata dimostrata la vitalità eccezionale del Rotary che è riuscito a captare le opportunità che la tecnologia mette a disposizione. Il Rotary connette il mondo!

31 Marzo 2020: Un CLUB è GRANDE quando ha GRANDI SOCI: ... ecco Nicola Fabbri !!

Tutto il nostro Club vuole esprimere un ringraziamento al socio Nicola Fabbri, che con i suoi amici MAKERS si sono messi al servizio della comunità locale rifornendo la sanità centese di eccellenti visiere protettive.

Abbiamo chiesto a Nicola come è nata la cosa e lui, con la sua inimitabile umiltà ci ha raccontato:

L'idea nasce nella chat dei Makers di Cento, chi sono i Makers? Sono un gruppetto di ragazzi  (e non... visto il sottoscritto che non si può più definire tale)... che ha sede al Centec, ma che in pratica si trova dopo le 10 di sera a chattare su Telegram su quello che si può fare. Eravamo partiti con l'idea della valvola per la maschera Dechatlon, poi abbiamo constatato la difficoltà di trovare i filtri FPP2 o FPP3 da accoppiare e quindi nell'attesa abbiamo trovato un progetto open source fatto per creare questi dispositivi di protezione. Dalla notte alla mattina mi sono sbizzarrito nel creare le prime e ho scoperto che di fatto c'è una vera esigenza da parte degli operatori sanitari, per cui dai 2 o 3 prezzi che pensavo di produrre sono arrivato (ore 12:00 di oggi) ad averne fatte 12, tutte pronte e 10 consegnate a medici locali, e ad alcuni operatori dell'ospedale. Parlando poi con Giorgio Zoli, sempre ad orari impossibili, è emerso che l'ospedale di Cento è privo di questi oggetti e oggi con un giro di chat fra i soliti amici makers sono riuscito a metterne in produzione 100! Makers che hanno stampanti autocostruite, montate in cantina o in soffitta, ma che quando c'è qualche idea si mobilitano per fare il possibile. Tutto qua, magari averlo intuito prima il bisogno perchè davvero lo scopo è quello di essere a servizio degli altri. Se ci saranno altre esigenze siamo a disposizione.

26 Marzo 2020: Donazione al Pensionato Cavalieri

Il Rotary di Cento ha consegnato, ieri mattina, due tablet Sansung al Pensionato “Cavalieri” di corso Guercino. La donazione è stata effettuata, a nome del club, da Roberto Vicenzi,  vicepresidente di Centro computer, con l’obiettivo di aiutare le persone anziane e deboli, ospiti della struttura (meritoriamente attiva dal 1946), a rimanere in contatto con i propri cari in un momento, come questo, di forte limitazione degli spostamenti. Grazie ai tablet, pertanto, i pensionanti del “Cavalieri”, in larga parte signore, si potranno collegare coi familiari e combattere meglio la solitudine, nemica sempre in agguato in questo periodo buio.

La vicinanza concreta e attiva del nostro club con l’istituzione è tradizionale; infatti anche il 6 gennaio di quest’anno, come tutti ricordano, i soci (e anche i ragazzi del Rotaract!) parteciparono al festoso incontro della Befana (nelle azzeccate vesti di Carlo M.) con le ospiti del Pensionato, sempre molto felici.

19 Marzo 2020: PRIMO caminetto in videoconferenza !!!

La voglia di incontrarci e confrontarci è piu’ forte di questo virus infame; i mezzi moderni ci hanno consentito di incontrarci via “ZOOM” per la prima volta nella storia del nostro Club. Abbiamo fatto alcune prove nei due giorni precedenti e il giovedì sera 19 Marzo 2020 siamo “andati in onda”. Tutto perfetto !!!

20 Febbraio 2020: si è parlato di startup

La crescita del nostro territorio deve passare attraverso la diffusione di valori come la creatività e la condivisione di esperienze e competenze. Questo è stato il tema della conviviale organizzata, su indicazione del socio Massimo Andalini, dal Presidente del Club Carlo Rumpianesi; tanti i soci rotariani e rotaractiani e gli ospiti presenti. Serata quindi dedicata alle startup, a come nascono, cosa sono e come si sviluppano.

Per startup si intende una nuova impresa che si lancia sul mercato sull’onda di una idea innovativa, specialmente nel campo delle nuove tecnologie.

Primo ospite della serata il dott. Giampaolo Rimondi titolare dello Studio Rimondi e Associati e creatore e presidente della VZ19 che è il primo incubatore di imprese con sede nella zona Cento-pievese che ha come obiettivo quello di fornire il supporto e le giuste competenze per lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali: quindi favorire e fare partire le startup sul nostro territorio.   La VZ19 ha già 60 soci, un consiglio di amministrazione di 9 membri, fra cui il nostro socio Stefano Maccaferri.

La società organizza frequentemente dei “Club Deal”, che non sono altro che conferenze in varie sedi per presentare le startup a potenziali investitori.  VZ19 partecipa anche a diverse startup con una quota di capitale minima. Sono stati fatti vari esempi di startup seguite da questo incubatore: “Mulino Bologna”, che ha costituito una pizza accademy, in cui importante è stato il contributo del nostro socio Massimo Andalini, “viaelettrico”, che riguarda tutta la mobilità elettrica, “stirapp”, che consiste nella raccolta a domicilio di indumenti da stirare e poi da riconsegnare.

Il dott. Franco Marzo, past-president del Rotary Club Milano, consulente di strategia ed organizzazione con esperienze direzionali in aziende nazionali e multinazionali, autore di numerose pubblicazioni ed appassionato di musica, ci ha poi presentato una startup di “filantropia strategica”.   È in atto un movimento per cui le imprese vanno alla ricerca di progetti che perseguono anche un aspetto sociale per cui si tratta di misurare l’impatto che i finanziamenti filantropici esercitano sul sociale.   La filantropia strategica studia il risultato e le conseguenze ottenute dai progetti di beneficenza, cercando un sistema oggettivo di misurazione. Si cerca di misurare lo S-ROI ovvero il ritorno sociale di un investimento.

L’ing. Luca Sereni, innovation manager, partito da esperienze nella ricerca motoristica per diventare poi consulente strategico di innovazione, ha quindi intrattenuto i soci sul tema dell’innovazione.   L’innovazione rappresenta un investimento per il domani, senza innovazione si viene superati e si decade.

L’innovazione aperta (open innovation) si deve intendere come un processo dinamico che si alimenta di fattori sia interni sia esterni all’azienda: condivisione delle competenze e dei risultati.   Ci ha fatto l’esempio di una società che commercia dispositivi medicali ortopedici, che raccoglie le idee innovative che vengono dai medici ed utilizzatori dei prodotti.  Se qualcuno ha un’idea ma non sa svilupparla completamente può appoggiarsi all’innovation manager, che crea il progetto e mette in contatto i vari attori che devono collaborare insieme.   Luca Sereni ha concluso il suo intervento con una frase semplice ma efficace: innovazione uguale a sopravvivenza.

Il nostro socio Enrico Fava, a conclusione della serata, ha coinvolto un’attenta platea raccontando una propria esperienza che ha molto a che fare con la creatività e l’innovazione. Enrico, Cavaliere del Lavoro, ha raccontato che qualche tempo fa era stato invitato dal presidente dell’associazione dei Cavalieri del Lavoro a parlare ai migliori studenti dell’Emilia Romagna in un importante incontro; il tema era quello di cosa consigliare a questi ragazzi per il loro avvenire.  Enrico, dopo avere mostrato i bei filmati con i suoi impianti nei pastifici, ha raccontato a questi ragazzi un sogno che aveva fatto in una sorta di dormiveglia. Aveva sognato di progettare una macchina rivoluzionaria che poteva raddoppiare la produzione. Il giorno successivo Enrico aveva poi convocato intorno ad un tavolo i tecnici più importanti dell’azienda ed ha raccontato a questi la macchina che aveva sognato esortando i propri tecnici a mettere in pratica i suoi suggerimenti.

Oggi la ditta Fava ha una nuova macchina con prestazioni eccellenti ed è la prima azienda del mondo nel suo settore.  Ha quindi concluso il suo intervento augurando, molto emozionato, a questi studenti di trovarsi un giorno attorno ad un tavolo come quello descritto, per esprimere la propria creatività e decidere il futuro delle aziende dove andranno a lavorare.

Sono seguite molte domande da parte dei presenti, fino a che il Presidente Carlo Rumpianesi ha suonato la campana per chiudere l’interessante e stimolante serata. Primo Zannoni

Il Past President Domenico GOTTI è venuto a mancare

Cari Amici, coloro che sono all'interno del club probabilmente se lo ricordano, per tutti gli altri è una "fotografia" nel pannello dei Presidenti del nostro club.

DOMENICO GOTTI è stato presidente del nostro club nell'annata 1980/81; è venuto a mancare in questi giorni ed i funerali si svolgeranno mercoledì 19 febbraio presso la chiesa di Lorenzatico alle ore 10,00.

Che riposi in pace anche lui.