Incontro interessante presso il nostro Club, su un argomento di grande attualità e spesso trascurato: la Cyber security.
Cos’è la Cyber Security ? E’ l'insieme di tutte le tecniche, mezzi e tecnologie che consentono di proteggere un sistema informatico da attacchi malevoli provenienti dall'esterno, mirati a sottrarre dati e informazioni o a compromettere il funzionamento del sistema stesso.
Perché questi attacchi ? Gli interessi in gioco sono tanti: dai dati sensibili ai segreti industriali.
Chi viene attaccato dagli hacker ? Tutti, nessuno escluso: persone, aziende, enti pubblici, enti governativi, ospedali e altri.
Il relatore Romano Castagnara, manager della società Eris Consulting attiva nel campo della sicurezza dei dati e information governance, si è dimostrato molto competente a illustrarci la complessità dei fenomeni ed i rischi che si corrono, spesso per ingenuità, trascuratezza o anche incompetenza.
Le informazioni sono fondamentali per la vita delle aziende, che rischiano la chiusura in mancanza di esse. La necessità di salvaguardare le informazioni è sempre esistita, ma con l’avvento delle nuove tecnologie (computer portatili, smartphone ed internet), la situazione si è molto complicata.
La potenza delle macchine che usiamo, PC o telefonini, cresce in maniera esponenziale: basta pensare che uno smartphone è più potente migliaia di volte del computer usato per mandare gli uomini sulla luna. Ma attenzione: la potenza di queste macchine però può essere usata anche da chi ha intenzioni malevoli!
Un aspetto da considerare è la enormità di dati che viaggiano sulla rete: se volessimo leggere tutto quello che passa in rete in un secondo impiegheremmo 5 anni ! Un altro aspetto importante che sta avanzando prepotentemente si chiama IOT (Internet of Things) (internet delle cose) ovvero tutte le apparecchiature, dalle videocamere, ai frigoriferi, ai televisori, alle macchine per il caffè ai sistemi di allarme, vengono collegati in internet; porta grandi comodità, ma altrettanti rischi per la sicurezza. I rischi sono ancora maggiori se si pensa che oggi gran parte dei dati informatici sono conservati in maniera virtuale, con i sistemi cloud. Un primo aspetto da considerare è il furto di dati. Rispetto al furto di una cosa fisica è molto più comodo. Lo si fa stando comodamente davanti ad un computer, chi subisce il furto magari non se ne accorge nemmeno ed inoltre il furto può avvenire da un altro paese, per cui punire il colpevole può essere spesso impossibile.
Sono stati fatti diversi esempi di attacchi informatici. Il tweet falso, fatto credere che provenga da una agenzia ufficiale, che fa crollare i titoli in borsa; chi, entrando nella rete dei frigoriferi di una azienda americana di supermercati, è arrivato perfino a connettersi con le casse del supermercato stesso ed a copiare i dati delle carte di credito che venivano usate dai clienti.
Molto pericolosi sono poi gli attacchi che avvengono dall’interno delle aziende da parte di dipendenti infedeli o lavoratori esterni occasionali, attacchi facilitati dal superamento delle barriere esterne.
Come avvengono gli attacchi informatici ?
Ci sono milioni di “malaware” cioè programmi che si installano a nostra insaputa sui PC o sugli smartphone di cui ne possono prendere il controllo sia per rubarci dei dati e sia per bloccare i nostri sistemi informatici.
Come si diffondono i malaware ? In diversi modi: posta elettronica, chiavette USB lasciate incustodite, file apparentemente innocui.
C’è anche chi studia la psicologia umana per raggiungere i propri scopi; possibili hacker ci invitano a cliccare su delle mail che cercano di essere molto persuasive e sembra arrivino da persone, banche o ditte conosciute. E’ capitato a ditte di vedersi arrivare un fattura da un fornitore conosciuto, fattura che ha già ricevuto e conosce, ma dove si chiede di fare il bonifico su un altro conto corrente. Ma questa seconda mail è falsa ed i soldi pagati scompaiono. Il bravissimo relatore della serata è passato poi a suggerire dei comportamenti virtuosi.
Le password sono importantissime. Non si devono usare password semplici e facili da scoprire.
Le password più sono lunghe più sono sicure, devono contenere lettere minuscole e maiuscole e caratteri speciali. Usare password diverse per le diverse applicazioni. Conservarle in luoghi sicuri. Usare delle applicazioni per ricordarle, mediamente sono sicure, oppure salvarle su un file zippato con una superpassword molto difficile.
Stare molto attenti ad aprire gli allegati che arrivano via email.
Attenzione ai criptolocker che sono programmi che criptano tutti i dati all’interno dei PC rendendoli illeggibili: è fondamentale fare i backup su dischi non collegati alla rete!
Poi un cenno sulla posta elettronica: non c’è sicurezza sul contenuto, sul mittente, nemmeno sulla data! Quindi fare attenzione ad inviare notizie riservate senza proteggerle.
Attenzione ai Social network, mettiamo a disposizione di perfetti sconosciuti tantissime informazioni: cosa facciamo, dove siamo, cosa intendiamo a fare, con chi siamo e altre ancora.
Alla fine della serata, al suono della campana del Presidente Carlo Rumpianesi, ci siamo salutati con una consapevolezza in più. Primo Zannoni